29 Settembre 2013 | di Fabrizio Reberschegg
Dai primi di settembre alcuni zelantissimi dirigenti scolastici stanno cercando di obbligare i collegi dei docenti all'introduzione dei registri elettronici. Ricordiamo che la norma (legge 135 del 7 agosto 2012, di conversione con modifiche del d.l. 95 del 6 luglio 2012, commi 27- 32 dell'art.7, ''Piano per la dematerializzazione delle procedure amministrative in materia di istruzione, università e ricerca e dei rapporti con le comunità dei docenti, del, personale,studenti e famiglie'') non può essere considerata esecutiva poichè manca il famoso Piano del MIUR. La circolare del MIUR del 3/10/2012 del resto non impone alcun termine per l'introduzione del registro elettronico e lo stesso sottosegretario Toccafondi in data 7 agosto 2013 ha chiarito che non vi è nessun termine definito per la messa a regime del registro elettronico nella scuole. Da ciò si evince che per l'a.s. 2013-14 l'adozione del registro elettronico è ancora facoltativa. In ogni caso ricordiamo che la normativa non chiarisce: i problemi relativi alla mancanza della forma digitale necessaria per la validazione giuridica delle comunicazioni digitate, i problemi relativi alla privacy; alle procedure di comunicazione dei voti, ecc. alle ''famiglie'' (legittime, di fatto, con coniugi separati, con allievi maggiorenni??). In generale invitiamo i colleghi a rifiutare qualsiasi deliberazione del collegio che avalli l'introduzione del registro elettronico fintanto non saranno chiari i tanti aspetti ambigui della normativa e, in caso di ordini di servizio, a rivolgersi alle sedi della Gilda. Come sempre accade si tratta di norme demagogiche concepite per buttare fumo negli occhi della pubblica opinione, senza alcuna risorsa aggiuntiva per le scuole e per i docenti. Per questo è necessario rivendicare un tablet gratuito per ogni docente, la cablatura e il wifi in tutte le scuole e la deducibilità fiscale per i docenti per l'acquisto di computer personali e per gli abbonamenti ADSL (si tratta a questo punto di mezzi di produzione necessario per la professione).
Per chi insista, in allegato è disponibile la diffida dell' Ufficio legale della Gilda FGU
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