Ovvero del necessario recupero del gradone del 2012
29 Settembre 2013 | di Giovanni Cadoni
La manovra finanziaria per il 2011 recitava: ''Per il personale docente, educativo ed A.T.A., della scuola che fruiscono di un meccanismo di progressione automatica degli stipendi, gli anni 2010, 2011 e 2012 non sono utili ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali e dei rispettivi incrementi economici previsti dalle disposizioni contrattuali vigenti.''
Vediamo come vengono finanziati i gradoni.
In sede di contrattazione, viene stanziata per la scuola, la stessa identica percentuale a quella stanziata per gli altri dipendenti pubblici (es. 3,2 % nel biennio 2008-2009).
Una parte della somma che risulta viene accantonata per finanziare i gradoni.
Quindi, con l'abolizione degli scatti vengono sottratte delle risorse che erano già state stanziate nel contratto precedentemente firmato.
Per la prima volta dalla riforma del 1993, per legge sono stati sospesi articoli di un accordo raggiunto tra le parti, rinviandone l'applicazione al triennio successivo.
Dopo l' opposizione di tutti i sindacati, nell'estate del 2010, Gilda-Unams, CISL, UIL e SNALS trovarono un accordo col ministro dell'Economia Tremonti: il 30% dei risparmi fatti sulla scuola (leggi tagli... rispettivamente, 320 mln, 640 mln e 960 mln nel triennio) sarebbero stati destinati al pagamento del passaggio al gradone successivo del personale della scuola.
La Corte dei Conti avrebbe certificato, anno per anno, i fondi disponibili.
Sappiamo come è andata: venne annullato già da subito il blocco per il 2010, mentre per lo sblocco dello scatto del 2011 si arrivò fino al dicembre 2012, grazie alla mobilitazione di quelle stesse organizzazioni sindacali che avevano sottoscritto l'accordo (mentre la FLC CGIL si accodò soltanto dopo che l'indignazione dei docenti, anche per l'inopinato tentativo di aumentare di 6 ore l'orario di lavoro a parità di retribuzione, portò alla indizione di uno sciopero di tutta la scuola fissato per il 23 novembre 2012).
Dunque, attraverso gli accordi del 2010 e del 2011 i docenti sono riusciti a recuperare due anni utili al fine della progressione di carriera, con enormi benefici economici.
Resta in ballo il recupero dell'ultimo anno di blocco previsto, cioè quello che riguarda i docenti che riportavano la scadenza nel gradone di appartenenza al 31/12/2012 (attualmente risulta scritto SCADENZA 31/12/2013).
L'eliminazione di quest'ultimo anno di blocco è fondamentale, poichè dal 2009 il contratto della scuola è fermo (mentre il costo della vita è sensibilmente aumentato, ed ha portato i docenti italiani all'impoverimento progressivo ...). E' evidente perciò come il danno economico non sia di poco conto.
Infatti, paragonando il grafico (in allegato) di come sarebbe stata la progressione di stipendio senza blocco degli scatti e l'andamento che si avrebbe per effetto del blocco, si nota come ogni volta che un docente dovrebbe ''scattare'' di gradone subisca il rinvio di un anno, ritardo che si ripete ogni volta in cui dovrebbe maturare un altro gradone, con effetti sommativi del mancato aumento di stipendio.
Evidentemente, il danno sarà maggiore quanto più si è giovani in carriera.
Con il blocco dei contratti - e degli stipendi - fino al 2013 abbiamo perso, in termini di potere di acquisto, almeno il 10% negli ultimi cinque anni (per i neo immessi in ruolo, il primo gradone sarà di 8 anni anzichè di 3, come è stato finora) mentre il C.C.N.L. della Scuola è scaduto il 31 dicembre 2009.
Cosa prevedono le manovre economiche?
Eliminazione, senza possibilità di recupero, del quinquennio contrattuale 2010-2014, fatta salva l'indennità di vacanza contrattuale, quindi il trattamento economico degli insegnanti per gli anni 2010-2014 rimane fermo ai livelli del 2009.
Una ingiustizia enorme.
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