Accogliamo con soddisfazione il dietrofront dichiarato dal Governo ma adesso aspettiamo che all'annuncio politico seguano atti giuridici rilevanti, anche e soprattutto per il recupero dello scatto del 2012 (Rino Di Meglio)
26 Gennaio 2014 | di Renza Bertuzzi
I fatti sono noti. Nel periodo a cavallo tra la fine dell' anno e la Festa della Befana, notoriamente dedito a riposo e a pensieri leggeri, il Mef (Ministero Economia e Finanze), alla cui guida si trova il Ministro Fabrizio Saccomanni, ha pensato bene di avvertire i docenti che il regalo della Befana sarebbe stato un prelievo forzoso sulle loro buste paga, nella misura di circa 150 euro mensili, per le restituzione dello scatto di stipendio del 2013. Così, semplicemente, candidamente e provocatoriamente e per i motivi riassunti nella scheda di pag. 3.
In sostanza, diceva la nota del MEF, con un linguaggio passibile di reato per i suoi incomprensibili bizantinismi: signori, era tutto uno scherzo. Niente recupero di alcuni scatti, niente di niente, ci riprendiamo quello che avevamo dato.
Le rapidissime e decise reazioni dei Sindacati - la Gilda -FGU ha proclamato per prima lo sciopero - , la marea montante di proteste di docenti , dell' opinione pubblica e dei politici nonchè il cinguettio della Ministra Maria Chiara Carrozza hanno fermato l' azione perversa.
Il Primo ministro Enrico Letta, convocati i ministri interessati, ha emesso l' 8 gennaio 2013, una nota ufficiale.
Gli insegnanti non dovranno restituire i 150 euro percepiti nel 2013 derivanti dalla questione del blocco degli scatti.
Lo si è deciso nel corso di una riunione a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio, Enrico Letta, il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, e il ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza.
Tutto a posto, dunque? Naturalmente no, è bene stare vigili: questo è il secondo colpaccio grosso contro i docenti (i colpi grossi sono all' ordine del giorno), dopo il passato tentativo di aumentare l' orario di lavoro degli insegnanti senza aumento di retribuzione. Allora come ora, le responsabilità sembrano tutte del MEF. E' davvero così? Saccomanni ha detto che il MEF aveva avvertito il MIUR di questa operazione già dal 9 dicembre. Se ciò è vero - e temiamo che lo sia - constatiamo uno strano silenzio della nostra ministra, in genere molto garrula nel twittare ogni cosa. Forse era troppo impegnata a propagandare il sondaggio epocale sulla scuola, rivolto urbi et orbi. Quel rivoluzionario e decisivo strumento in cui ognuno potrà dire ciò che vuole, sull' istruzione, compresi i lazzi, le baggianate e gli scherzi. E tutto sarà considerato serio e attendibile. Più serio e attendibile che occuparsi delle comunicazioni ufficiali tra i ministeri.
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LE REAZIONI
► Scatti 2012: restituirli subito ai docenti o sarà sciopero
Gilda sul piede di guerra: la questione delle progressioni di carriera deve trovare una rapida e concreta soluzione
► Scatti 2012: ok annuncio Letta, ma non restino solo parole
Il coordinatore nazionale, Rino Di Meglio, commenta con cauto ottimismo l'esito del vertice avvenuto a Palazzo Chigi
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