Sorge un dubbio angoscioso: e se a qualcuno viene in mente la sperimentazione del ''liceo intercontinentale'', ad esempio della durata di tre anni?....e casomai di quello ''galattico'' della durata di due, quest'ultimo ovviamente sotto l'alto patrocinio del CEPU?
26 Gennaio 2014 | di Raffaele Salomone Megna
Alcuni anni or sono, nel Sannio Beneventano, fu scoperto il fossile di un cucciolo di dinosauro.
Poichè, allora come ora, Benevento è situata incontrovertibilmente in Campania, fu chiamato con grande fantasia ''Ciro''.
Nella zona del rinvenimento gli scavi proseguirono alacremente per trovare anche i genitori del piccolo ''Ciro'', di cui ovviamente già si conoscevano i nomi: ''Gennaro'' il padre e ''Carmela'' la madre . Tuttavia, nonostante gli sforzi, essi non furono mai rinvenuti.
Acclarato che Benevento è zona di dinosauri fossili, l'altro giorno, mentre mi aggiravo per fare assemblee sindacali in una località limitrofa a quella del ritrovamento di cui sopra, ho scoperto, addirittura ancora in vita, un mostro del mesozoico.
Mi riferisco alla sperimentazione del ''liceo europeo'' , quello che dura quattro anni e che i più affermati studiosi pensano ormai scomparso con l'era berlingueriana.
Si , proprio l'ineffabile Giovanni Berlinguer, l'alfiere della riduzione del cursus studiorum di un anno.
A dire il vero all'epoca si proponeva un percorso di 7+5 ora di 8+4 ma, come è facile verificare, la somma e sempre la stessa, la logica pure.
La cosa ha fatto così scalpore che il ministro Carrozza, interpellata nel merito, ha detto: ''Quello che conta è la qualità, non la quantità''.
Si sa che dal 2008 in poi sono stati chiamati a capo del dicastero di Viale Trastevere persone giovani, carine, tipo Gelmini per intenderci, così da far perdonare anticipatamente tutte le sciocchezze che avrebbero detto.
Ma quando è troppo è troppo, poichè più di quindici anni non possono passare invano!
Il Ministro Carrozza sulla questione del liceo europeo adduce a giustificazione argomenti che erano destituiti di ogni fondamento già all'epoca di Luigi Berlinguer, quando correva l'anno del Signore 1996.
Se così fosse dovremmo ammettere, nostro malgrado, che gli istituti privati, che dalle mie parti spuntano come i funghi e che promettono recuperi degli anni scolastici del tipo tre in uno o addirittura cinque in uno, non siano dei beceri diplomifici, ma istituti di grandissima qualità.
E' come voler asserire che la celebre suonata per pianoforte di Ludwig van Beethoven ''Per Elisa'', se eseguita da un neofita, ha una certa durata, se eseguita da un virtuoso delle tastiere, quindi con grande qualità artistica, sicuramente sarà più breve di quella del neofita innanzi detto.
Invece Tullio De Mauro, ex ministro dell' istruzione, in un suo pregevole studio sull'analfabetismo in Italia, condotto all'incirca nel periodo berlingueriano, ha purtroppo riscontrato la regola del ''tre''.
Quando si terminano gli studi, si perdono gli apprendimenti degli ultimi tre anni. Parlando di liceo, possiamo così affermare che un diplomato al liceo classico, se non proseguirà negli studi, dopo un certo lasso di tempo forse ricorderà solo gli insegnamenti ginnasiali: chi ha conseguito la licenza media ricorderà solo gli studi della scuola elementare: chi ha solamente la licenza elementare di fatto diventa un analfabeta di ritorno.
Da questo scaturisce che ai nostri giovani dobbiamo assicurare più scuola e non andare in direzione opposta.
Ci saremmo sicuramente aspettati un atto di coraggio, soprattutto da un giovane politico, ma ormai il pensiero divergente non è più di moda.
Essendo i nostri parlamentari tutti dei ''nominati'', stanno diligentemente nei ranghi e, interpellati dal comandante di turno sulla bontà del rancio servito, non hanno difficoltà ad asserire che è sempre ''ottimo ed abbondante''.
Mentre scrivo mi sorge un dubbio angoscioso: e se a qualcuno viene in mente la sperimentazione del ''liceo intercontinentale'' , ad esempio della durata di tre anni?....e casomai di quello ''galattico'' della durata di due, quest'ultimo ovviamente sotto l'alto patrocinio del CEPU?
Che dire? Adda passà 'a nuttata...
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