Lorella Carimali, “La radice quadrata della vita”, Rizzoli editore. Nel libro, la scuola non è solo un luogo di relazione, ma anche un presidio di fiducia e di speranza. Una scuola dove la matematica è per tutti.
14 Dicembre 2018 | di Paola Tongiorgi
La matematica non è una materia arida, fredda, difficile, ma un modo di ragionare per trovare nel mondo dei numeri la chiave per la felicità.
Questo è il messaggio di Lorella Carimali, docente di matematica e fisica al Liceo Vittorio Veneto di Milano. Quest’anno unica docente italiana finalista al Global Teacher Prize, Nobel dell’insegnante, insieme ad altri 49 docenti del mondo, scelti tra più di 40mila candidati di 173 Paesi.
Carimali, nominata dalla Varkey Foundation, per 10 anni ambasciatrice del suo modello didattico della matematica, ha scritto il suo primo libro:”La radice quadrata della vita”, edito da Rizzoli.
L’autrice non ha scritto un saggio, ma un romanzo che parla di scuola, della matematica, di persone e di relazioni.
Protagoniste sono due docenti che si incontrano nella sala insegnanti di un liceo.Tra loro nasce un’amicizia che sarà importante anche fuori dalle aule scolastiche. Bianca è una supplente di italiano e latino mai entrata in classe , mentre Donatella è una docente di matematica ormai vicina alla pensione. Quando Donatella invita la giovane supplente ad una lezione in cui i suoi studenti presentano la geometria non euclidea, Bianca scopre con stupore che un piano è anche una superficie sferica, a seconda del punto di vista. Accompagnando la vita scolastica della nuova collega, Donatella le insegna che la matematica è creatività, libertà e aiuto per risolvere i problemi che si incontrano nella vita. Bianca, oltre ad imparare una nuova professione, deve trovare il modo di conciliare la cultura e le tradizioni iraniane di suo padre con le sue, dato che lei è nata in Italia. Il percorso di crescita di Bianca, guidato dalla sua collega di matematica, la porterà a fare i conti con le emozioni e a scoprire la radice quadrata della sua felicità.
Carimali non ha scelto a caso questo titolo: in matematica la radice quadrata esiste soltanto per valori del radicando maggiori o uguali a zero, in questo caso sotto la radice c’è la vita e quindi con la matematica non può che essere positiva.
Il libro descrive la scuola non solo come un luogo di relazione, ma anche come un presidio di fiducia e di speranza.
Una scuola dove la matematica è per tutti ed è utile per allenare il pensiero dei giovani ai quali, sostiene Carimali, occorre lanciare sfide alte, fornendo come insegnanti strumenti capaci di superarle, perché nel momento in cui superano una sfida alta essi acquistano fiducia in se stessi e possono cambiare il mondo. In classe Carimali allena la mente dei suoi studenti con giochi di squadra, rappresentazioni teatrali, Tg della fisica, seguendo il suo motto”non uno, non una di meno nella matematica e nella vita”.
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