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Numero 4 - Settembre 2019
Numero 4 Settembre 2019

Tutto il nostro lavoro è stato utile

Stralciata l’ autonomia differenziata nella scuola


27 Agosto 2019 | di Rino Di Meglio

Tutto il nostro lavoro è stato utile  
Durante questa estate sembrano essere arrivati al pettine i nodi dell’autonomia differenziata richiesta da Veneto e Lombardia con la quale la scuola si sarebbe totalmente regionalizzata in due regioni importanti.
Il Presidente del Consiglio, con apprezzabile coerenza, ha dichiarato che l’autonomia differenziata non doveva riguardare la scuola che, in quanto ai programmi ed allo stato giuridico dei docenti, doveva restare nazionale. Il Presidente Conte ha inoltre aggiunto che, comunque, la riforma sull’autonomia sarebbe dovuta passare al vaglio del Parlamento, escludendo che quest’ultimo si occupasse di una  semplice procedura di ratifica del “pacchetto”, senza entrare nel merito della legge, come avrebbero voluto i due presidenti di regione.


Il tema era delicatissimo, soprattutto dopo l’esito dei due referendum popolari svoltisi in Veneto e Lombardia.
Voglio ricordare ai colleghi, spesso distratti, che la Gilda per prima ha preso il toro per le corna ed ha affrontato il problema sin dallo scorso 25 gennaio, in un convegno, a Venezia, aperto alle forze politiche, dove è stata affermata con energia l’importanza della scuola nazionale, centrale per l’esistenza stessa dello stato italiano e di tutti i pericoli connessi al passaggio degli insegnanti alle dipendenze delle autonomie locali.
Nei mesi successivi la Gilda ha contribuito all’incontro dei cinque sindacati più rappresentativi della scuola che hanno raggiunto un accordo per una piattaforma comune che
- si opponeva alle ipotesi di regionalizzazione della scuola;
- chiedeva l’apertura di una trattativa per il rinnovo del CCNL scaduto;
- poneva la problematica dell’abnorme sviluppo del precariato, da risolvere con concorsi riservati e percorsi di abilitazione, tenendo conto delle indicazioni della Corte di giustizia Europea.
Veniva quindi aperta una vertenza con il governo e si avviava la mobilitazione della categoria.
L’indifferenza del governo costringeva i cinque sindacati ad indire uno sciopero nazionale, che veniva fissato per il 17 maggio.
La mobilitazione della categoria veniva avviata, anche se le condizioni non erano le migliori, considerata la lunga interruzione delle attività didattiche per il “ponte” del primo maggio e per le vacanze pasquali.
Alla fine si otteneva il risultato: interveniva lo stesso Presidente del consiglio (evento abbastanza raro per la scuola) che la sera del 23 aprile convocava i cinque sindacati più rappresentativi del comparto a palazzo Chigi, presente anche il ministro dell’istruzione Bussetti.
Dopo una lunga e sofferta notte di trattative,  si raggiungeva infine un accordo scritto con il quale il governo si impegnava su tutti i punti della vertenza: in quanto alla regionalizzazione si sarebbero mantenuti i programmi nazionali, il contratto nazionale e la mobilità nazionale; sarebbero stato indetti i concorsi e le abilitazioni riservate e infine si sarebbero stanziate nella legge di bilancio adeguate risorse per il rinnovo del contratto.


Nelle scorse settimane il parlamento ha finalmente votato, con il primo passaggio, l’abolizione della “chiamata diretta” vittoria particolarmente cara alla Gilda che, a differenza degli altri, si era  rifiutata di sottoscrivere i contratti della mobilità, in quanto prevedevano quel tipo di assunzione introdotto dalla legge 107/2015.


I concorsi riservati e quelli ordinari stanno finalmente per essere indetti. Insomma riteniamo di aver lavorato per ottenere i migliori risultati possibili per la nostra categoria.
Sicuramente, alla riapertura delle scuole dovremo far risentire la nostra voce per raggiungere soprattutto l’obiettivo più difficile: un contratto decente per la scuola che ci avvicini ai colleghi europei.
 
 
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Professione docente ha dedicato al tema dell’ Autonomia differenziata due fascicoli, allegati ai numeri di marzo e maggio. Sono visibili e scaricabili insieme anche  dal sito nazionale.
 
 
 


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Direttore Responsabile: FRANCO ROSSO
Responsabile di Redazione: RENZA BERTUZZI
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Hanno collaborato a questo numero:
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