Sbloccata la parte economica del contratto 2019-2021, restano aperte diverse questioni per le quali la Gilda continuerà a battersi: esigenza di recuperare l’ aumento dell’inflazione e la parte normativa con un corredo di problemi aperti.
Dimenticato il principio di uguaglianza - art.3 della Costituzione; affermata la visione della scuola come servente le esigenze economiche delle imprese; lesa la libertà d’ insegnamento: segnati così i confini del campo ideologico in cui si vorrebbe rinchiudere la scuola.
Con il governo Meloni alcuni ministeri hanno cambiato nome. E il ministero dell’istruzione (che già aveva perso nella denominazione l’aggettivo “Pubblica”) ha assunto la nuova e altisonante denominazione di “ministero dell’istruzione e del merito”. Era necessario fare questa modifica? Se ne sentiva il bisogno? Su questo argomento in questi pochi mesi si sono spesi fiumi di parole, a favore e contro.
Si dovranno cestinare documenti ufficiali, pergamene dei diplomi, cartelle, carte e cancellerie ministeriale.
Se una valutazione critica fosse seriamente condotta, il conseguente piano di miglioramento dovrebbe prendere atto delle criticità esistenti e sperimentare misure che restituiscano allo Stato il suo compito di regia sull’istruzione, a partire dai suddetti aspetti di formazione, reclutamento e amministrazione.
Quale “libertà d’insegnamento”, se il MIUR può legittimamente produrre documenti propri in cui fornisce indicazioni (Linee guida) su come organizzare “Unità didattiche” su specifici argomenti relativi alle diverse discipline?
Bozza Calderoli per l’ Autonomia differenziata
“L’istruzione è un pilastro dell’unità di questo Paese e non può essere demandata in modo semplicistico Ci auguriamo che questa proposta di legge vada in porto e costringa a una discussione l’intero arco parlamentare che compone l’assemblea di Montecitorio”. Rino Di Meglio
Come iniziò la fine delle illusioni anche grazie a un linguaggio ministeriale incomprensibile. Il contrario di quel che aveva sognato Calamandrei: evitare il “suono falso” delle leggi
Perché l’energia possa diventare un bene comune bisogna anzitutto evitare il nucleare e portare a compimento la transizione dai combustibili fossili alle energie rinnovabili, in particolare all’energia elettrica fornita dal fotovoltaico. La transizione energetica e, più in generale, quella ecologica, richiedono una profonda transizione culturale di cui la scuola deve farsi carico proprio per creare una cittadinanza consapevole Si tratta di far capire, almeno ai giovani, come è fatto e come funziona il mondo, quali sono i principali problemi e quale deve essere il compito di ogni cittadino nell’epoca della globalizzazione.
Bocciature dei libri di testo, censure sul piano didattico. L’atteggiamento di DeSantis può presagire quello che potrebbe accadere anche nel nostro ordinamento con l’autonomia scolastica differenziata.
Fiumi di inchiostro sono stati usati per cercare di capire come sia possibile che un paese normale proibisca ai ventenni di farsi una birra ma permetta ai diciottenni di comprare un Kalashnikov.
Le diseguaglianze cominciano a scuola, insomma, e le conseguenze di queste disparità si allargano e cristallizzano nel tempo, producendo conseguenze sociali di lungo periodo. Chi ha la fortuna di nascere in famiglie abbienti, non solo eredita soldi e proprietà, ma anche uno status sociale che lo agevola sin dalla più tenera età, garantendogli poi adeguate opportunità lavorative spesso trovate attraverso contatti familiari informali.
Proposte da condividere con gli insegnanti di ogni ordine di scuola
Il regista romano è stato capace di utilizzare, a menadito, i variegati linguaggi del suo tempo, come il cinema e la televisione nella misura in cui la sua articolata ed innovativa proposta dal profilo didattico, nonché pedagogico,è riuscita ad assumere il suo definitivo compimento nel predisporre una Enciclopedia audiovisiva della storia e del sapere umano inerente all’ineludibile ritrovamento dell’uomo a tutto tondo.
Che sia da restituire o, meglio, fornire di dignità al lavoro dell’insegnare è fuor di dubbio: in Italia.
possono ignorare che senza l’Unità nazionale,senza il potenziale economico e umanodi tutte le regioni messe assieme (nessunaesclusa!) l’integrazione del Paese all’Europaresterebbe monca
Inchiesta sui modi di accesso alla professione di insegnante, sulla formazione iniziale, sull’impiego dei supplenti nei Paesi europei.