Se fosse proprio la scuola delle discipline che punta sul pensiero critico e non sulle competenze a permettere di affrontare la tecnologia?
Nel nostro Paese si realizzano periodicamente delle riforme. Qualche volta si tratta di riforme profonde, altre volte di semplici aggiustature, ma è veramente difficile che si assista ad un esame critico volto ad esaminare i risultati
“La medicina è lo sviluppo del pensiero critico nella scuola. Gli insegnanti non formano sudditi, ma coscienze critiche di cittadini”.
Come affrontare l’intelligenza artificiale con la conoscenza necessaria e senza paura: un testo necessario di Nello Cristianini per questo scopo.
È falsa convinzione, smentita dai fatti, che sia necessario cambiare la Costituzione, rimasta inalterata dal 1948. Nel nuovo secolo sono state approvate ben dieci riforme costituzionali
“La scuola italiana, nel suo complesso, è una grande realtà. Dispone di preziose energie. È ricca della passione, della cultura, della dedizione di insegnanti, dirigenti, personale addetto”, ha detto il Presidente. Ma purtroppo c’è il rischio concreto che dopo decenni di tagli che hanno ridotto il Pil destinato all’istruzione del nostro Paese al 4,1%, valore tra i più bassi d’Europa, la Costituzione più bella del mondo resti tale solo sulla carta.
Non ci sono catastrofi naturali, dicono i geografi contemporanei; è un concetto di cui dovremmo liberarci, subito, oggi stesso. Le catastrofi, misurate antropocentricamente dal numero delle vittime e dai danni economici e materiali, sono causate dal non prendere in considerazione i vincoli naturali, quando non li si sfida apertamente e arditamente
Sono destinati alla scuola 17,66 miliardi. Si tratta una cifra molto importante che, per avere un’idea, è molto simile ad una intera manovra finanziaria dello stato, una cifra enorme, mai vista sin d’ora, che rischia però di non produrre gli effetti desiderati.
Su questo giornale, il prof. Stefano Virgili scrive di come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza cambierà la nostra scuola.
La riforma Valditara, ma sarebbe meglio chiamarle contro-riforma, affosserà la scuola pubblica e la consegnerà alle imprese che naturalmente perseguiranno i loro scopi. Toccherà agli insegnanti, e precisamente ai Collegi dei Docenti, evitare questo disastro annunciato.
Una scuola sana e aperta, infatti, non ha bisogno di insegnanti e di studenti domestici.
Quando la protesta è decisa e costante i risultati si ottengono. L’esperienza della Corea del Sud lo dimostra.
Dai fratelli Rosselli a don Milani progetti e impegni per aiutare i bisognosi Offrendo loro accoglienza ed emancipazione e per promuovere la lettura tra gli orfani perché “La parola è la chiave fatata che apre ogni porta”.
Autore di grande impegno storico e civile, di inchiesta e di denuncia sociale riuscì con i suoi film ad offrire uno spaccato storico sia come materia di film sia come ampio e perspicuo documento per la Storia.