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Numero 4 - Aprile 2012
Numero 4 Aprile 2012

3 marzo 2012: e come potevamo non alzare la voce?

'Comprendiamo il difficile momento in cui si trova il nostro Paese, ma manca totalmente
l'attenzione nei confronti della scuola'' - 'Nuvole anzichè sole'


25 Marzo 2012 | di Ester Trevisan e Teresa Del Prete

3 marzo 2012: e come potevamo non alzare la voce? Il sound morbido e caldo della band Emporium live music, che ha rivisitato in chiave soul alcuni dei più noti brani della musica straniera, le risate e gli applausi per la performance di Andrea Rivera, densa dell'ironia arguta che contraddistingue l'ormai celebre 'ciitofonista'' romano, e il dibattito vivace e pieno di interessanti spunti di riflessione con i giornalisti e il coordinatore nazionale Rino Di Meglio.
E' stata un successo la manifestazione della Gilda degli Insegnanti che si è svolta sabato 3 marzo al teatro Quirino di Roma in occasione dello sciopero nazionale proclamato per alzare la voce contro il mancato pagamento degli scatti di anzianità e la riforma del sistema pensionistico.
Ad aprire la mattinata è stato il gruppo musicale che, grazie alle note sapientemente miscelate con l'ugola potente della cantante, ha scaldato la folta platea presente in sala. Riposti gli strumenti musicali, protagonista indiscusso del palco è diventato il vulcanico Andrea Rivera che ha trascinato gli insegnanti in uno stornello sulle tanto sudate pergamene di laurea che troppo spesso, purtroppo, finiscono soltanto incorniciate senza poter essere spese degnamente nel mondo del lavoro, costringendo molti giovani a chiudere in un cassetto i propri sogni.
Poi il comico ha reso omaggio alla cultura, suggerendo di regalare un libro a ogni esponente politico. ''A ciascuno il suo'': e così, soltanto per citarne qualcuno, il titolo adatto a Brunetta potrebbe essere ''Un borghese piccolo piccolo'' mentre quello che potrebbe fare al caso della Gelmini è ''Il maestro e Margherita''.
Per chiudere, Rivera ha voluto ricordare Lucio Dalla con un commovente ''taglia e cuci'' delle sue più famose canzoni.
Dopo aver incassato gli applausi dei docenti, Rivera ha passato il testimone al giornalista Puccio Corona che ha moderato il dibattito al quale hanno partecipato il coordinatore nazionale della Gilda, Rino Di Meglio, il cronista del Sole 24 Ore, Claudio Tucci, e l'addetto stampa della Gilda di Benevento, Luigi La Monaca. ''Governi di ogni colore politico hanno giocato al tiro al bersaglio con la scuola senza riuscire mai a risolvere almeno uno dei problemi che affliggono i docenti italiani'': con queste parole Corona ha aperto la tavola rotonda, riscuotendo l'approvazione unanime del pubblico. Poi Di Meglio ha ricordato i motivi fondamentali della protesta: gli scatti di anzianità, promessi prima da Tremonti e adesso da Profumo, ma che non sono stati ancora pagati, e il nodo delle pensioni. ''Il nuovo ministro dell'Istruzione ci fa sentire soltanto il profumo degli scatti - ha esordito il leader della Gilda con un gioco di parole riferito al nome del titolare di viale Trastevere -. Il 10 gennaio, durante un incontro con i sindacati, aveva garantito che nell'arco di pochi giorni avrebbe risolto la questione delle progressioni di carriera e, invece, stiamo ancora aspettando. Per molti docenti la scadenza era il 31 gennaio''. Sul tema delle pensioni, Di Meglio ha mostrato tutta la sensibilità della Gilda verso la crisi che investe l'Italia: ''Comprendiamo il difficile momento in cui si trova il nostro Paese, ma manca totalmente l'attenzione nei confronti della scuola, messa in ginocchio da 3 anni di tagli che continueranno per altri due anni''. Altri capitoli scottanti tirati in ballo da Puccio Corona sono stati l'edilizia scolastica e il fenomeno dell'abbandono scolastico, due aspetti che, secondo il coordinatore nazionale della Gilda, sono legati ''perchè - ha spiegato - per incoraggiare i ragazzi a restare sui banchi contano anche le condizioni in cui versano gli istituti che, soprattutto al Sud, definire fatiscenti è un eufemismo''. Su questo argomento è intervenuto anche Tucci, ricordando che si attende da 20 anni il piano dell'edilizia scolastica puntualmente rinviato dai vari governi che si sono succeduti. ''Entro marzo, in base alle sue dichiarazioni, - ha sottolineato il giornalista del Sole 24 Ore - Profumo dovrebbe svelare le carte''. Parlando, poi, dei magri stipendi percepiti dai docenti italiani, Tucci ha ricordato che da quest'anno non sarà più possibile detrarre dalla dichiarazione dei redditi le spese sostenute per l'aggiornamento professionale. A concludere il dibattito è stato Di Meglio con un discorso che ha sancito anche la chiusura della campagna elettorale per il rinnovo delle Rsu. Un appuntamento al quale la Gilda si è presentata forte dei suoi 50mila iscritti e delle 3700 liste presentate in tutte le scuole di ogni ordine e grado, ma verso il quale il coordinatore nazionale non ha risparmiato forti critiche. ''Siamo stufi delle Rsu e non perchè abbiamo un problema di rappresentatività, come dimostrano le quasi 4mila liste presentate - ha precisato Di Meglio -. Ma non si possono continuare a ignorare i problemi che queste elezioni comportano''. Secondo Di Meglio, infatti, ''le Rsu non hanno niente a che fare con la scuola, luogo di formazione e cultura. Senza contare che queste elezioni, sulle quali si misurano permessi e distacchi, hanno effetti di diritto pubblico non trascurabili. Inoltre - ha aggiunto il sindacalista - si tratta di consultazioni viziate perchè in capo agli stessi sindacati. Un po' come se le elezioni politiche fossero affidate ai partiti anzichè al ministero dell'Interno''. Tuttavia, è soprattutto la scarsa trasparenza nel mondo sindacale il bersaglio contro cui si è scagliato con forza il coordinatore nazionale della Gilda: ''L'Aran, ma anche Cgil, Cisl e Uil, hanno rifiutato il controllo sui dati delle singole sigle sindacali. Contro questo diritto negato - ha concluso Di Meglio - promettiamo battaglia. Faremo una protesta politica forte e poi, se necessario, passeremo alle vie giudiziarie''.

Ester Trevisan

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Nuvoloso il cielo di Roma il 3 marzo scorso, così come poco limpido è l'attuale contesto del mondo dell'istruzione pubblica, oscurato da grosse nubi grigie che ne oscurano ogni luminosità.
L'universo scolastico, dove si formano le future generazioni e avviene il passaggio del patrimonio culturale, unico rimedio all'imperversante abbassamento valoriale, dovrebbe, invece, sempre più risplendere onde illuminare menti e coscienze.
Tutt'altro è, però, l'attuale panorama dell'istruzione italiana : docenti sempre più mal pagati cui vengono negati scatti di anzianità e diritti acquisibili entro la fine dell'anno scolastico, strutture fatiscenti e, men che mai tenute a norma , attrezzature inadeguate, altissima dispersione di studenti, tagli insensati ai finanziamenti del fondo d'istituto. Sono stati questi i tristi aspetti evidenziati dal nostro Coordinatore nazionale nella sua intervista al teatro Quirino in quel nuvoloso 3 marzo. [...] Inversione invocata il 29 febbraio anche dalle pagine del ''Sole 24 ore'' in un articolo dal titolo '' Niente cultura, niente sviluppo'' a firma di Corbis. ''Occorre una vera rivoluzione copernicana nel rapporto tra sviluppo e cultura'' - si leggeva nell'articolo. ''Dobbiamo pensare ad un'ottica di medio-lungo periodo in cui lo sviluppo passi obbligatoriamente per la valorizzazione dei saperi, delle culture, puntando in questo modo sulla capacità di guidare il cambiamento. Da 'giacimenti di un passato glorioso', ora considerati ingombranti beni improduttivi da mantenere, i beni culturali e l'intera sfera della conoscenza'' - scriveva sempre Corbis- ''devono tornare a essere determinanti per il consolidamento di la sfera pubblica democratica, per la crescita reale e per la rinascita dell'occupazione''.
[...] Rivoluzione culturale o rivoluzione copernicana, che dir si voglia, è certo che di cambiamento si ha bisogno. E di un cambiamento veloce e totalizzante come solo le rivoluzioni realizzano!
Non invochiamo lacrime e sangue, come di questi tempi si sente dire, ma invitiamo ad una rivoluzione delle idee che porti a far risplendere il sole sull'orizzonte del mondo della scuola.

Teresa Del Prete


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Numero 4 - Aprile 2012
Direttore Responsabile: FRANCO ROSSO

Responsabile di Redazione: RENZA BERTUZZI

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Vicecaporedattore: Gianluigi Dotti.
Antonio Antonazzo, Francesco Lovascio, Piero Morpurgo, Fabrizio Reberschegg, Gina Spadaccino.

Hanno collaborato a questo numero:
Stefano Avanzini, Stefano Borgarelli,
Teresa Del Prete, Roberto Gallingani,
Gigi Monello, Ester Trevisan.