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Numero 4 - Aprile 2013
Numero 4 Aprile 2013

La scuola di Pilato

Il parere dell'Ufficio legale FGU: Esecuzione contenzioso sulla riqualificazione dei contratti a termine


26 Marzo 2013 | di Tommaso De Grandis

La scuola di Pilato
Con riferimento alla nota dell'Ufficio scolastico per la Puglia del 29.01.2013, prot.n.775, avente ad oggetto: ''Contenzioso seriale su stabilizzazione del personale scolastico'', è chiara la forzatura imposta dal vicedirettore generale, dott. Ruggiero Francavilla, laddove nelle due ipotesi rappresentate, comunque, dispone il licenziamento dei neo-assunti al fine di dare esecuzione alle sentenze passate in giudicato riguardanti la cd. ''riqualificazione dei contratti a termine''.

La forzatura in questione è determinata da un presunto ''divieto ad assumere personale con contratto a tempo indeterminato'' per non superare il contingente autorizzato annualmente dal MEF e dal Dipartimento della Funzione pubblica.

Il Vicedirettore però non dice nè quale sia il contingente autorizzato nè tantomeno quale sia la norma che vincoli, inderogabilmente, l'Amministrazione al limite del suddetto presunto contingentamento con riferimento all'a.s. 2012/13.

Per tali ragioni il provvedimento è sospettato di illegittimità per violazione di legge e carenza di motivazione.

In effetti, la stessa Amministrazione con la nota del 25.02.13, prot.n.1656, a firma del dott. Chiappetta, in risposta ad un quesito di esecuzione di sentenze, nella diversa ipotesi di ''inserimenti a pettine'', ha chiarito che:'' il contingente di assunzioni riferito al corrente anno scolastico (ndr. 2012/13) possa essere incrementato con il numero di posti da destinarsi ai docenti vincitori di ricorsi giurisdizionali. Tali posti saranno detratti, nel prossimo anno scolastico, dal contingente che verrà eventualmente assegnato da parte di questo Ministero..''.

In claris non fit interpretatio !

A ciò si aggiunga che la Corte dei Conti nella relazione del maggio 2012, sul ''Costo del lavoro pubblico'', sotto il profilo del metodo, ha evidenziato che i reiterati tagli lineari agli organici obbligano le amministrazioni ad una continua attività di revisione degli assetti organizzativi che impedisce il consolidamento di procedure, competenze e professionalità con inevitabili riflessi negativi sulla quantità e qualità dei servizi erogati.

Sotto il profilo del merito, nello specifico del settore scuola, alla Tabella 14, ha evidenziato che nel solo anno scolastico 2010/11, circa 90.000 posti sono stati conferiti a supplenze annuali e fino a termine della attività didattiche, quindi su posti vacanti e disponibili, mentre solo 406 sono state le supplenze brevi stipulate con personale precario.

Da ciò si deduce che il servizio pubblico scolastico è tenuto in piedi dai supplenti i quali, ancorchè in presenza di vacanze organiche, non vengono illegittimamente immessi nei ruoli in violazione della Direttiva 1999/70/Ce e del d.lgs. nr.368/2001.

Ragione per cui non regge e non potrà reggere nemmeno con i numeri la forzatura del dott. Francavilla.



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Numero 4 - Aprile 2013
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