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Numero 6 - Giugno 2013
Numero 6 Giugno 2013

Molti auguri e una proposta, Signor Ministro

Al nuovo ministro proponiamo una proposta concreta per risolvere i due danni della Riforma Fornero: la permanenza in servizio fino ad età avanzata dei docenti e la riduzione dei posti per i precari. Intervista al coordinatore nazionale della Gilda, Rino Di Meglio.


29 Maggio 2013 | di Renza Bertuzzi

Molti auguri e una proposta, Signor Ministro
1) Coordinatore, nell' ultimo comunicato, la Gilda auspicava che si insediasse presto un governo in modo da avere un interlocutore con cui confrontarsi e trovare soluzioni condivise. Adesso ci sono governo e nuovo ministro della Pubblica istruzione. Quali le prime parole da rivolgere al ministro, Maria Chiara Carrozza?


Il compito del nuovo Ministro, in una situazione così difficile dal punto di vista economico, sarà comunque difficile, con una scuola che vede gli insegnanti mortificati, gli organici all'osso e le strutture fatiscenti.
Al Ministro auguro innanzi tutto di riuscire a far capire all'intero Governo l'importanza dell'Istruzione per il futuro dell'Italia e che il suo compito sia accompagnato dalla fortuna e da una certa dose di buon senso nell'ascoltare la voce di chi vive la scuola, prima di assumere provvedimenti di rilievo.

2) Dalle prime dichiarazioni del nuovo Ministro, quale impressione rispetto agli orientamenti politici di fondo si possono ricavare?


Dalle prime dichiarazioni del Ministro Carrozza ho tratto sicuramente impressioni più positive che nel passato: non dimentichiamo che negli ultimi anni non abbiamo subito solo i tagli, ma anche denigrazioni ed offese da parte di qualche esponente dei passati governi. Certo ho letto anche qualche passaggio di preoccupante ingenuità, alludo all'idea che nella scuola italiana vi siano luoghi fisici, come capita nelle università, dove gli insegnanti abbiano un loro ufficio.

3) Tra le dichiarazioni del ministro, quali la Gilda ha apprezzato di più?


Tre cose: l'intenzione di valorizzare i docenti, di risolvere il problema del precariato e l'urgenza di intervenire sulle strutture scolastiche.

4) Nell' immediato, quali sarebbero, secondo la Gilda, i primi interventi necessari per la scuola e per i docenti?


Restituire ai docenti immediatamente lo scatto stipendiale del 2012, gli scatti dei docenti sono sempre stati finanziati con le risorse contrattuali, non era ''un qualcosa in più'' rispetto agli altri. C'era stato un preciso impegno del Ministro dell'Economia, tradotto in una legge, per la restituzione degli scatti. Non è possibile non osservarla con alchimie finanziarie. Non è possibile immaginare che non si aprano i contratti, fermi ormai dal 2009.
Al Ministro chiediamo poi di impegnarsi per valorizzare i docenti nella loro funzione fondamentale che è quella di trasmettere istruzione ed educazione e fermare la deriva burocratica che assorbe tempo ed energie preziose.

5) C' è una proposta particolare e speciale che la Gilda vorrebbe rivolgere al Ministro?


Ho lanciato nei giorni scorsi una proposta concreta, per realizzare una delle intenzioni importanti espressa dallo stesso ministro e risolvere due problemi in una volta: la riforma pensionistica varata dal Ministro Fornero ha colpito pesantemente gli insegnanti, costringendoli a restare in servizio sino ad età molto avanzate, nello stesso tempo ha ridotto brutalmente i posti disponibili per immettere in ruolo le migliaia di precari abilitati che sono in attesa.


Basterebbe, con una legge, consentire il cumulo di mezza pensione con il part-time a tutti i docenti che si trovano a cinque anni dal raggiungimento del requisito pensionistico, in un colpo solo si alleggerirebbe ilo peso dei docenti più anziani e si potrebbero creare fino a 100.000 posti part-time per i precari, dei veri e propri contratti di inserimento, un sistema che potrebbe svuotare rapidamente le graduatorie dei precari.




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