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Numero 6 - Giugno 2013
Numero 6 Giugno 2013

Succede negli USA, ma in Italia non ci si pensa…..

Fare Scuola significa insegnare a ragionare, organizzare test vuol dire abituare ad automatismi e a nozionismi che nulla hanno a che vedere con la formazione di menti critiche.


29 Maggio 2013 | di Piero Morpurgo

Succede negli USA, ma in Italia non ci si pensa…..
Succede negli USA: una contestazione radicale dei sistemi di valutazione della scuola con i questionari. L'opposizione ai test è iniziata a Chicago nel 2012 e sta dilagando in tutti gli Stati Uniti così The Washington Times presenta la protesta.
A Seattle, nella scuola di Jimi Hendrix, alla Garfield High School di Washington i docenti hanno votato all'unanimità di boicottare le prove fondate su questionari in quanto inutili didatticamente e un metodo scorretto per valutare il rendimento di alunni e docenti. Ora i nostri colleghi rischiano 10 giorni di sospensione dello stipendio.
Le testimonianze dei docenti sono inquietanti: le prove prevedono persino la somministrazione di 14 test all'anno e il tutto allontana la scuola dalla pratica dell'insegnamento orientandola all' ormai noto e deleterio ''teaching to the test''.
Molti professori sostengono che in un'epoca in cui occorre fronteggiare sia la crisi economica sia i cambiamenti climatici nonchè le tensioni politiche provocate da conflitti interminabili è assolutamente inutile educare i ragazzi con la lotteria delle scelte tra le soluzioni A, B, C, D. Dagli USA arriva l'invito a insegnare a ragionare criticamente e a trasmettere sensibilità e c
La protesta ha avuto la solidarietà di Waine Au autore del libro La diseguaglianza progettata: scommettere sui test per celebrare l'ineguaglianza ove si mette in risalto come i test rispondano a logiche economiche neoliberiste improntate alla misurazione dell'efficacia sociale delle istituzioni e non all'individualizzazione dei progetti di apprendimento, pertanto una scuola fondata sui test danneggerà gli istituti e gli studenti più svantaggiati. Waine Au dirige anche il periodico ''Rethinking schools'' che invita a sviluppare una didattica scevra dagli interessi dei corporativismi economici spesso improntati e legati ai concetti di competizione, sessismo, omofobia, razzismo e consumismo , la stessa rivista denuncia il silenzio che avvolge le continue guerre che avvengono nel mondo e come gli studenti non siano informati di quel che sta accadendo.

In questo contesto nasce Rethinking Elementary Education un progetto che intende enfatizzare la curiosità nonchè il senso di cittadinanza dei bambini liberandoli dall'oppressione di informazioni devianti che provengono dalla pubblicità, dai videogiochi, dai pregiudizi degli adulti.
Qui educare e insegnare sono utilizzati nel loro senso più nobile ovvero nel presentare le discipline come chiave di interpretazione per rivendicare la giustizia sociale così anche la matematica -la materia più odiata dai bambini anche negli USA- può essere presentata come strumento per interpretare la società ad esempio nelle devianze razziste misurando le percentuali di multe che vengono inflitte più a determinate etnie che ad altre. La matematica applicata alla realtà rende la materia affascinante e la libera dal peso delle regole opprimenti.

Da queste note si capisce bene che l'opposizione ai test è fondata su un'idea di Scuola che guarda alla formazione del cittadino e alla difesa dei diritti della democrazia, si tratta di un'opposizione ben lontana dai corporativismi di categoria. Fare Scuola significa insegnare a ragionare, organizzare test vuol dire abituare ad automatismi e a nozionismi che nulla hanno a che vedere con la formazione di menti critiche. La battaglia contro i quiz è una battaglia culturale, ma è anche una battaglia in difesa delle risorse della Scuola.

Appare davvero incredibile che si sprechino soldi che potrebbero essere utilizzati altrimenti e gli insegnanti di Seattle sono insorti anche perchè hanno scoperto che il MAP test, acronimo che sta per Measures of Academic Progress , costa oltre 4 milioni di dollari.Una cifra enorme che riversata alle scuole in difficoltà avrebbe reso in termini culturali ben di più della somministrazione di un questionario.
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1. http://www.washingtontimes.com/news/2013/feb/4/teachers-anti-test-protest-taking/
2. http://truth-out.org/news/item/14242-seattles-teacher-uprising-high-school-faculty-faces-censure-for-boycotting-standardized-map-tests
3. Unequal by design: high-stakes testing and the standardization of inequality, di Wayne Au, Abingdon, Routledge, 2009. Su lo ‘high-stakes testing' cfr. http://en.wikipedia.org/wiki/High-stakes_testing
4. http://www.rethinkingschools.org/publication/rpcm/rpcm_intro.shtml
5. http://www.rethinkingschools.org/publication/tatw/tatw_intro.shtml
6. http://www.rethinkingschools.org/publication/ree/ree_intro.shtml
7. http://www.rethinkingschools.org/publication/math/ReMa2Intro.shtml
8. http://www.nwea.org/node/98


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Numero 6 - Giugno 2013
Direttore Responsabile: FRANCO ROSSO
Responsabile di Redazione: RENZA BERTUZZI
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