22 Agosto 2017 | di Massimo Quintiliani
Si pensa al Trentino e il pensiero evoca subito i meravigliosi scenari naturali delle Dolomiti che fanno passare, ingiustamente, in secondo piano le sue città. Visitare Trento colma sicuramente questa lacuna. Volendo sfruttare un weekend, con il booking in un Hotel che propone, compresa nel prezzo, anche la Guest Card - ingresso gratuito e salta-fila ai musei, più trasporti cittadini – il viaggio culturale si potrà concretizzare (https://www.visittrentino.info). Trento attira presenze a dicembre, con i suoi tradizionali mercatini di Natale, tra vie spaziose ed eleganti; ma nelle altre stagioni la città si mostrerà ancor più quale raffinato sito d’arte e di scienza. Trento si svelerà nel fasto dei suoi palazzi rinascimentali, decorati di affreschi. Con scorci magnifici d’impronta medioevale, come quello del panorama che Piazza Duomo offre: una sfilata di edifici monumentali, che sfogano sulla piazza splendente del teatro montano, col Protiro della "Porta del Vescovo", l’ingresso trionfale da cui passarono le gerarchie ecclesiastiche ai tempi del Concilio di Trento. Il fulcro della piazza è la settecentesca Fontana del Nettuno, d’esuberanza barocca con tritoni e cavalli marini; tutt’intorno si sparge tanta gente, sotto i portici degli edifici, tra bar e negozi. Poco lontano il Castello del Buonconsiglio, piuttosto che austera fortezza grandiosa residenza signorile di rara eleganza, dal Duecento al Settecento, sede dei Principi Vescovi di Trento. Oggi è il monumento più grande di tutto il Trentino- Alto Adige. Adiacente ad esso la Torre Aquila. Consigliata è la passeggiata panoramica al Doss Trento, oasi di pace con prati, resti di una basilica paleocristiana ed il mausoleo dove riposa Cesare Battisti. La scienza, il futuro e l’ecosostenibilità sono presenti al Museo delle scienze MUSE. Le collezioni del Museo Tridentino di Scienze naturali, arricchite da nuovi reperti e da una dirompente veste espositiva, hanno trovato sede nell’avveniristico edificio di Renzo Piano, divenuto fiore all’occhiello della Provincia Autonoma di Trento, inaugurato nel 2013 e premiato con una menzione d'onore all'European Museum of the Year Awards EMYA 2015. Dirigendosi verso l’Adige si potranno visitare le mostre presenti a Le Gallerie di Piedicastello nate nel 2007 grazie ad un’audace iniziativa dell’amministrazione di Trento che utilizzando due gallerie stradali dismesse, che forano il Monte Bondone, ha creato percorsi espositivi permanenti sulla storia di Trento e dei suoi abitanti. La tradizione gastronomica trentina è certamente rispettata a Trento con la famosa polenta coi porcini o con carne di cervo; panini alla verza e tortel di ceci -piatto trentino a base di patate- rivisitato qui con i legumi e l’erbette. Sul mangiare tradizionale e casereccio nel Trentino la polenta "macafana", ovvero la scaccia-fame, è una sorta di simbolo della tradizione popolare, con Trentingrana, spinaci e cipolla; ed ancora i famosi canederli, tutto magari accompagnato da un calice di Mueller Thurgau o di Gewurztraminer. Interagendo con le persone del luogo, a colpirci sarà la loro gentilezza e serenità; l’ospitalità è infatti peculiarità di questa regione assieme alla elevata qualità della vita.
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