La Legge 107/2015 segna il tramonto del mandato costituzionale e professionale dell’Insegnante?
01 Marzo 2018 | di Massimo Quintiliani
Questo il titolo del Convegno nazionale, organizzato dalla Gilda degli Insegnanti provinciale di Padova-Rovigo e dall’Associazione Docenti Art.33 a Padova, presso l’I.I.S. Duca degli Abruzzi, il 6 dicembre 2017. Dopo il saluto del Dirigente dell’Uff. Scolastico V-Ambito di Padova Dott. Andrea Bergamo, seguito dal saluto del Coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti , Rino Di Meglio, il prof. Giorgio Quaggiotto Coordinatore provinciale Gilda Padova-Rovigo ha introdotto il tema del Convegno con ‘ affermazione per cui i professori oggi sono considerati i nemici, i colpevoli da punire, gli incompetenti da demansionare . Tutto ciò a testimonianza di come oggi non tiri una buona aria per i prof! Certo, non sembra questa la Scuola pensata dai Costituenti, convinti com’erano che fosse necessaria una cultura condivisa di conoscenze e di valori, per una convivenza pacifica libera e democratica. Per Quaggiotto i prof continueranno a pensare, a opporsi. Sono seguiti gli interventi dei relatori quali: il Prof. Diego Fusaro (Istituto Alti Studi Strategici e Politici di Milano) con la sua relazione “Pensare altrimenti. Riconquistare la sovranità mentale”, il quale in sintesi ha ribadito come la formazione culturale sia il primo gradino per l’emancipazione e come oggi si assista alla dissoluzione dell’eticità in favore del mercato e della competitività, grande dogma del nostro tempo. Esiste una vera e propria violenza dell’economia e con La Buona scuola assistiamo al trionfo del progetto coerente al fine della descolarizzazione, rappresentato dall’alternanza scuola lavoro visto come sfruttamento del lavoro minorile. L’intervento del prof. Fabrizio Tonello (Università di Padova) è seguito col tema “La nuova scuola come motore delle disuguaglianze”, il quale ha illustrato un’analisi sull’andamento della frequenza e delle iscrizioni degli studenti nei vari livelli d’istruzione nel nostro paese negli ultimi anni. In calo le iscrizioni alle Università italiane dove solo un terzo dei maturati vi s’iscrive e dove solo un terzo degli iscritti alle lauree triennali completa il percorso. La scuola non riduce le disuguaglianze sociali ma si limita a certificarle. Sono pochi i laureati nella forza lavoro ed il 50% dei figli di genitori non laureati non arriva alla maturità. L’intervento del prof. Adolfo Scotto Di Luzio (Università di Bergamo) con “La Buona scuola: cronaca di un fallimento” ha sottolineato come la scuola dovrebbe riappropriarsi delle sue ragioni politiche e che oggi subiamo gli esiti del ciclo delle politiche scolastiche avviatosi già dalla crisi della Repubblica dei partiti. La scuola ha subito un progressivo indebolimento ed è stata spinta verso le esigenze di uniformità, assistendo alla svalutazione delle discipline d’insegnamento e del ruolo degli insegnanti. Oggi quello che conta sta fuori dalla scuola cioè nel mondo del lavoro, poiché sono in opera meccanismi di natura culturale che tendono a svalutare in maniera radicale tutto ciò che attiene alla costruzione intellettuale della sfera dell’autonomia individuale. Ad intervento concluso, il prof. Quaggiotto ha quindi letto il saluto inviato al Convegno dalla giurista prof.ssa Lorenza Carlassare, costituzionalista e accademica italiana, Professoressa Emerita di diritto costituzionale all'Università degli Studi di Padova. Dopo il dibattito finale, ha preceduto la fine dei lavori la presentazione di un Documento della Direzione Provinciale Gilda degli Insegnanti, che di seguito si riassume, titolato: PER RILANCIARE UN DIBATTITO POLITICO SULLA SCUOLA “Per la prossima legislatura non si dovranno varare riforme ma ci si dovrà dedicare a ricostruire la professionalità dei docenti nel prestigio, nella retribuzione, nella previdenza...”. Prendendo in prestito queste parole di Vittorio Lodolo D'Oria sulla categoria degli Insegnanti definita, in un suo recente articolo, “la peggio retribuita, vituperata, la più anziana, la meno tutelata”- in occasione dell'annuale Convegno Nazionale della Gilda degli Insegnanti di Padova/Rovigo- la Direzione Provinciale Gilda degli Insegnanti ha presentato un documento politico per il prossimo rinnovo contrattuale, del quale si propongono i punti: FUNZIONE DOCENTE LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO E AUTONOMIA PROFESSIONALE - AUTONOMIA CONTRATTUALE E ORGANISMO PROFESSIONALE - FUNZIONI E POTERI DEI DIRIGENTI SCOLASTICI - APPRENDIMENTO E MERITO DEGLI STUDENTI - AGGIORNAMENTO, FORMAZIONE INIZIALE E CARRIERA DEGLI INSEGNANTI SELEZIONE IN INGRESSO - AGGIORNAMENTO - CARRIERA – DEMERITO.
Sitografia dei contenuti del Convegno: http://www.gildapadova.it/web/category/documenti/
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