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Numero 1 - Gennaio 2020
Numero 1 Gennaio 2020

Bari, città cosmopolita da San Nicola ai Normanni


29 Dicembre 2019 | di Massimo Quintiliani

Bari,  città cosmopolita da San Nicola ai Normanni La città di Bari, conosciuta fino al 1931 come Bari delle Puglie, sembra sia stata fondata nel X secolo a.C. dal popolo dei Peucezi.  È conosciuta per essere stata uno dei porti principali dell’Impero di Costantinopoli, tuttora è un punto di snodo fondamentale per gli scambi commerciali e culturali con l’Est europeo ed il Medio Oriente, come viene confermato dalla nota Fiera del Levante. Viene citata spesso anche come la patria di Babbo Natale, o meglio di San Nicola, patrono di Russia e Grecia, ma anche di Bari dove viene ricordato anche attraverso le cerimonie religiose svolte secondo il rito ortodosso. La visita della città può partire dal lungomare, uno dei più belli d’Italia che si affaccia sul cristallino mare pugliese. I due edifici storici più importanti sono la Chiesa di San Nicola e il castello Svevo-Normanno, uno dei monumenti in stile romanico più importanti d’Italia. Il vero spirito barese è nella Bari Vecchia, di giorno cuore antico e popolare del capoluogo pugliese e di notte posto alla moda per i giovani. La Basilica di San Nicola a Bari è uno degli edifici religiosi più importanti e suggestivi d’Italia. In questa zona c’è anche la suggestiva Cattedrale di San Sabino, duomo bizantino edificato circa nel 1200, sui resti dell’antica chiesa episcopale databile intorno al VI secolo, che custodisce tra l’altro un prezioso codice miniato medievale. Passeggiare sulle “chianche” (le grandi pietre del selciato) nel centro di Bari Vecchia vi permetterà di scoprire almeno altre dieci chiese, in un’atmosfera ferma nel tempo, in un luogo in cui tutti si conoscono e i profumi delle cucine si mescolano alla brezza marina. Da non perdere il Fortino di Sant’Antonio Abate, edificato nel 1300 per scopi difensivi. Addentrandosi in questo dedalo di vicoli sembra che poco sia cambiato: sugli usci stanno le donne che preparano le celebri orecchiette sugli spianatoi armate soltanto di acqua, semola e coltelli. Una delle strade principali dove potrete trovare questa tradizione è via Arco Basso, dove le case sono addossate le une alle altre e ad ogni angolo ci sono chiese, monumenti e scorci sul mare. Il nucleo di Bari Vecchia risale al Medioevo, è racchiuso tra mura e dominato dal Castello Normanno Svevo, che è uno dei simboli della Puglia. Da non perdere nel raggio di 50 km attorno a Bari sono: le spiagge ed i borghi, il paese dei trulli di Alberobello, già inseriti nel Patrimonio UNESCO; le Grotte di Castellana, con oltre 3 km di percorsi e profonde più di 100 metri; il Castel del Monte dall’insolita pianta ottagonale con otto torri. Parlando di gastronomia la cucina barese è giustamente famosa per la qualità delle materie prime: pesci, molluschi e crostacei sempre freschi di giornata, verdure e legumi di stagione e primizie, conditi con il pregiato olio d’oliva extravergine pugliese. È per questo difficile scegliere un piatto tipico ma sicuramente vanno assaggiate le orecchiette, fatte a mano e condite con le cime di rapa o con il ragù di cavallo, e il riso alla barese, cioè riso insaporito con patate e cozze; i cavatelli con i frutti di mare e specialità come il polpo e gli aglievi  (seppioline) da mangiare crudi, i ricci di mare d’assaporare con la mollica di pane e l’orata al forno alla barese. Sfizio unico è la focaccia o calzone barese come quello preparato dallo storico Panificio Fiore che viene farcito con cipolle, olive verdi, uova, pomodori acciughe, pecorino. Ed ancora le popizze baresipettole pugliesi o pittule -frittelle dalla forma imprecisa e tondeggiante di pasta lievitata- e le sgagliozze (triangoli di polenta fritta) che possono essere servite come antipasto o come stuzzichino di cibo da strada. In Piazza Mercantile -d’assaporare in famoso street food, Cibò- sono i panzerotti. Concludono il pasto i gustosissimi dolci baresi: bocconotti, paste reali, castegnedde, zeppole. I vitigni della provincia di Bari producono tre vini dalla Denominazione di Origine Controllata e Garantita provenienti dalla DOC Castel del Monte quali: irosso Castel del Monte Bombino Nero,  il Castel del Monte Nero di Troia Riserva ed il Castel del Monte Rosso Riserva. “Se Parigi avesse il mare sarebbe una piccola Bari, recita il proverbio barese e questo detto è indicativo dell’amore e la considerazione che i baresi hanno per la propria città. 
 
 
 


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Numero 1 - Gennaio 2020
Direttore Responsabile: FRANCO ROSSO
Responsabile di Redazione: RENZA BERTUZZI
Comitato di Redazione:
Vicecaporedattore: Gianluigi Dotti.
Antonio Antonazzo, Piero Morpurgo, Fabrizio Reberschegg, Massimo Quintiliani.
Hanno collaborato a questo numero:
Valeria Ammenti, Ave Bolletta, Giovanni Carosotti, Rosario Cutrupia, Alberto Dainese, Giovanni De Luna, Danilo Falsoni, Marco Morini, Rocco Antonio Nucera, Adolfo Scotto di Luzio, Fabrizio Tonello, Sergio Torcinovich, Ester Trevisan, Maurizio Viroli.