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Numero 4 - Settembre 2020
Numero 4 Settembre 2020

Servono almeno 200 milioni per le commissioni

Alla ministra Lucia Azzolina sui concorsi


28 Agosto 2020 | di Fabrizio Reberschegg

Servono almeno 200 milioni per le commissioni La Ministra Azzolina, nella sua smania di apparire in TV e sui social, ha dichiarato in più occasioni che il concorso straordinario sarà espletato ai primi di ottobre e che di lì a poco sarà indetto il concorso ordinario. Peccato che non affronti il problema delle commissioni di concorso. Calcolando per lo straordinario almeno 100.000 partecipanti servirebbero più di 800 componenti di commissione con un costo approssimativo per i supplenti di € 25 milioni in caso di esonero totale dalle lezioni per tutto l’anno scolastico, dimezzato in caso di semiesonero. Si ricorda che in caso di esonero i tempi di correzione e valutazione sarebbero inferiori all’anno scolastico con una riduzione proporzionale dell’importo. La normativa vigente non prevede però alcuna possibilità di essere esonerati dalle lezioni nel periodo delle procedure concorsuali (correzione, valutazione titoli, ecc.). Rimane la corresponsione di un compenso ridicolo rispetto alla mole e alla delicatezza del lavoro da svolgere Di pomeriggio, durante i periodi di sospensione dell’attività didattica, d’estate...
Per il DM del 31 agosto 2016  (art.1) il compenso base lordo è così ripartito:
- 502,00 euro per presidente di commissione
- 418,48  euro per gli altri componenti della commissione
- 371,84 euro per i segretari delle commissioni.
 
L’articolo 2 del DM prevede inoltre che a ciascun componente delle commissioni esaminatrici (di norma tre componenti più due supplenti) venga corrisposto un compenso integrativo lordo pari ad 1 euro per ciascun elaborato o candidato esaminato. L’articolo 3, infine, fissa in 4.103,40 euro il tetto massimo dei compensi, limite aumentato del 20% per i presidenti e ridotto della stessa percentuale per i segretari delle commissioni. Tutte le cifre sono calcolate al lordo. Invitiamo i lettori ad immaginare il netto.
In pratica per fare il concorso straordinario lo Stato a normativa invariata spenderebbe in tutto circa € 600.000.
Nel caso di concorso ordinario, con la  partecipazione ufficiale di 507.000 candidati, le cifre per  i compensi delle commissioni dovrebbero essere di circa  € 2 milioni con le norme attuali e senza alcun esonero dalle lezioni.
Nel caso la legge prevedesse l’esonero, la cifra per i supplenti che devono sostituire i commissari (in questo caso probabilmente per tutto il periodo scolastico fino a fine anno) si aggirerebbe a circa € 142 milioni, dimezzati in caso di semiesonero. Si tratta di somme importanti in bilancio, ma se confrontate con altre spese spesso poco o nulla produttive non sarebbero così esagerate.
Se non si provvede urgentemente alla variazione della normativa si rischia, come avvenuto nelle precedenti esperienze concorsuali, di vedere deserti i bandi per far parte delle commissioni, oppure di assistere alle dimissioni dei componenti in corso d’opera con incredibili perdite di tempo. Oltre tutto il rischio più grande è che vengano reclutati nelle commissioni docenti privi di esperienza.
La Ministra Azzolina ha ragione quando afferma che in un paese civile i concorsi per il reclutamento nella scuola dovrebbero essere strutturalmente cadenzati ogni due anni. Ma questo si può fare solo investendo nel buon funzionamento della macchina delle procedure concorsuali riconoscendo l’impegno e la professionalità dei componenti le commissioni. Senza adeguati finanziamenti i concorsi rischiano di partire nel caos e di non finire ma,i aprendo la voragine dei ricorsi che blocca di fatto l’efficacia della procedura.
In un anno caratterizzato dall’emergenza COVID ciò appare ancor più preoccupante. Le innegabili difficoltà relative all’inizio dell’anno scolastico si sommerebbero all’avvio delle procedure concorsuali con la facile previsione di un ingorgo amministrativo esasperato dalle norme di sicurezza che dovranno essere applicate.
In mancanza di adeguati riconoscimenti in termini di compensi ed esonero sarà molto difficile far partire regolarmente i concorsi. Spetta alla politica e al governo affrontare tali problematiche con la consapevolezza che al risparmio previsto dalle norme vigenti corrisponderà una perdita in termini di tempo, valore aggiunto ed efficacia di molto superiore.
 
 
 


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Numero 4 - Settembre 2020
Direttore Responsabile: FRANCO ROSSO
Responsabile di Redazione: RENZA BERTUZZI
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Vicecaporedattore: Gianluigi Dotti.
Antonio Antonazzo, Piero Morpurgo, Fabrizio Reberschegg, Massimo Quintiliani.
Hanno collaborato a questo numero:
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