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Numero 4 - Settembre 2020
Numero 4 Settembre 2020

Proposte di un turismo diverso, non solo per un’estate già trascorsa ma per una diversa forma di turismo


28 Agosto 2020 | di Massimo Quintiliani

Proposte di un turismo diverso, non solo per un’estate già trascorsa ma per una diversa forma di turismo Non abbiamo dati precisi che fotografino la scelte che gli italiani hanno fatto in questa estate di emergenza mondiale. Sappiamo per certo che diversi giovani sono tornati con il Covid da vacanze libere, in cui hanno incoscientemente ignorato le misure necessarie al contenimento della diffusione del virus. Sarebbe stato bello se in molti avessero compreso e si fossero convertiti   a nuove abitudini ed attenzioni, anche e soprattutto nel vivere il viaggio. Affrontare in questa estate ormai passata la programmazione di uno spostamento di piacere sarebbe dovuto essere un vero e proprio regalo per riequilibrarci ricercando uno scopo, un obiettivo primario come la scoperta del territorio, delle relazioni umane e anche un po’ di noi stessi. Far meta in un luogo fatato scoprendo un piccolo borgo nascosto, per esempio, oppure tornare al paese delle nostre origini familiari ricercando la conoscenza reale dell’ambiente, gustandosi passo dopo passo, la tranquillità del tempo dilatato. Conoscere meglio le molteplici sfaccettature culturali che il nostro meraviglioso Paese offre, immergendosi con calma in una località senza assembramenti, rivivendo ritmi antichi dimenticati e magari scanditi dal rintocco d’orologio del campanile principale. Avremmo predisposto così i cinque sensi ad essere più ricettivi assorbendo nuovi stimoli. Ecco perché sarebbe stato bello aver puntato ad una vacanza in Italia che avrebbe significato anche sentire il bisogno di rilanciare la nostra economia. D’iniziative ce n’ erano tante, come l’esempio del piccolo borgo di Campli, che sorge nell’entroterra abruzzese, luogo ricco di bellezze architettoniche e culturali, ma anche di tradizioni antiche e di specialità culinarie tutte da scoprire. Ed ancora Monteverde, minuscolo paesino avellinese, che punta al turismo a lungo termine offrendo soggiorni in un ostello nuovissimo. In Umbria si trova l’affascinante borgo di Montefalco, eccellenza italiana nella produzione del vino. Tantissime realtà regionali stanno affrontando una nuova sfida: far rinascere i piccoli paesi, invogliare i turisti ad immergersi nella cultura e nelle tradizioni locali. La Puglia ha sponsorizzato le sue 11 meraviglie appartenenti al circuito dei Borghi più belli d’Italia, progettando un tour ideale che porta alla scoperta di luoghi magici quali sono Roseto ValfortoreCisternino, attraversando l’intera regione da nord a sud. La Sicilia ha promosso una serie di tour tra i suoi borghi più belli, a partire dal suggestivo paese di Castroreale. La Toscana, che come altre regioni, ha offerto vacanze all’aria aperta sia nell’entroterra sia in mare aperto avendo luoghi incantevoli come l’isola di Capraia.  Molti italiani potevano scoprire e godere dei tesori nostrani che il mondo ci invidia, anche utilizzando un mezzo di trasporto pubblico come il treno che cela diversi e numerosi vantaggi. Italo ad esempio con le garanzie sull’igienizzazione delle diverse vetture e la possibilità di mantenere la fondamentale distanza di sicurezza, ha attuato nuovi collegamenti col resto d’Italia alla ricerca di meraviglie uniche come quelle del Cilento o degli autentici gioielli della Calabria, ma anche predisponendo collegamenti diretti alle stazioni di RiminiRiccionePesaro e Ancona. Oggi non è più un problema neanche il bagaglio con le opportunità tipo Mail Boxes Etc. che permettono di ricevere direttamente a destinazione valige o attrezzature sportive, viaggiando leggeri, senza pesi e senza stress. Insomma sarebbe stato bello aver preso in considerazione anche nuove destinazioni da raggiungere, capaci di portarci alla scoperta delle tante meraviglie dell’Italia come quelle presenti nelle piccole realtà territoriali dai grandi valori, fuori dalle classiche rotte turistiche, in questa particolare estate 2020. Speriamo che in molti lo abbiano fatto.
 
 
 


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Numero 4 - Settembre 2020
Direttore Responsabile: FRANCO ROSSO
Responsabile di Redazione: RENZA BERTUZZI
Comitato di Redazione:
Vicecaporedattore: Gianluigi Dotti.
Antonio Antonazzo, Piero Morpurgo, Fabrizio Reberschegg, Massimo Quintiliani.
Hanno collaborato a questo numero:
Michele Anelina, Stefano Battilana, Piero Capello, Roberto Casati, Alberto Dainese, Gilda Sardegna, Giulio Ferroni, Maria Alessandra Magali, Elvio Mori, Marco Morini, Fabrizio Tonello, Ester Trevisan.
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