Il tempo delle chiacchiere è finito: sarà doveroso da parte nostra chiamare la categoria alla mobilitazione e dare inizio a significative azioni di protesta. Da quasi tre anni, siamo stati riempiti di promesse sulla fine delle classi pollaio, su un contratto almeno a tre cifre, sulla fine del precariato. Invece, nulla di nuovo sotto il sole. Intervista a Rino Di Meglio
Il PNRR per l’Istruzione ha l’obiettivo di cambiare la scuola e la professione docente destrutturando la Scuola-Istituzione e instaurando un sistema di istruzione nel quale la scuola sia scuola-servizio (indifferentemente alla persona o alle imprese).
L’attacco ai docenti novecenteschi è soprattutto un attacco ai contenuti del sapere e delle discipline perché il sapere deve essere funzionale al saper fare nell’ambito della produzione.
Anche quest’anno, la Gilda degli Insegnanti organizza per la ricorrenza il tradizionale convegno dedicato alla situazione della scuola.
La logica dei tanti bonus, compreso il gruzzoletto per i giovani, attraverso cui negli ultimi anni lo Stato ha abdicato al proprio ruolo di promotore di politiche pubbliche orientate all’interesse generale, ritenendo preferibile rimettere a ciascun singolo individuo la cura dei propri interessi particolari, è la logica della spoliticizzazione della società.
Risultati negativi nei concorsi straordinari per i docenti: siamo di fronte a docenti incapaci o a esami discutibili? Proviamo a ragionare in maniera più accurata.
In un clima di valori alti, le persone tendono a migliorare. I modelli creano emulazione e l’emulazione è contagiosa. Da quanto mi risulta la maggioranza degli insegnanti sono appassionati e volonterosi. Però, in un paese come il nostro, dedito da sempre alla autodenigrazione, si preferisce concentrarsi sui lavativi e i perditempo anziché sui tanti che lavorano con generosità e intelligenza.
Quotidianamente quasi nove milioni e mezzo di persone in Italia stanno sotto un tetto di un edificio scolastico per almeno cinque ore. Va da sé quindi che è necessario capire qual è lo stato di questi edifici
Non trascurare i rischi e le responsabilità dell’ insegnante.
Durante la pandemia, la medicalizzazione delle vite di bambini e ragazzi si è intensificata e la società, senza volerlo, sta diffondendo un messaggio secondo il quale da loro ci si aspetta che siano impotenti e vulnerabili Quello che dobbiamo alle giovani generazioni è di prenderle sul serio e incoraggiarle ad affrontare eventi stressanti come il Covid.
Dante rappresenta l’ultima trincea per un’umanità che non si rassegni alla brutalità consumistica della società globalizzata.
Nella fiaba della Commedia, il Dante popolare, contemporaneo di chiunque, anche dei molto giovani
Una piccola fiaba che permette ai genitori e alle insegnanti, che la intendono adottare come materiale didattico nella scuola dell’infanzia e nei primi anni della primaria, di affrontare agevolmente una serie di snodi di comunicazione con i più piccoli. Far capire il dramma dei migranti, ragionare sull’uso delle armi con cui viene affrontato da tanti Stati.
Adoperiamoci tutti, a partire dalla nostra Costituzione, per la realizzazione, nazionale e universale, dei diritti fondamentali da essa enunciati, ad iniziare da salute e istruzione, che non sono una favoletta ma ciò che veramente ci rende cittadini e non sudditi o consumatori.
Un disegno di legge prevede nelle Università dell’Inghilterra il monitoraggio e la sorveglianza su potenziali violazioni alla libertà d’ espressione (!) da affidare ad un supervisore di orwelliana memoria.
Due testi importanti per capire questa epoca in cui assistiamo a un assalto totale alla competenza, con politici populisti che fanno del loro meglio per amplificare il dubbio e la sfiducia nella medicina e in cui i dibattiti nei talk show non sono certo luoghi di approfondimento.
Per FIS E BONUS: LA DEBÀCLE DEI DOCENTI