Scioperare non è inutile, lo voglio ricordare qui ai molti che non hanno aderito- non certo per una smentita delle ragioni dello sciopero, ma per la disillusione per il ruolo degli insegnanti, per l’idea che l’istruzione non conti in un mondo orrendo- e a tutti quelli che hanno scioperato, dimostrando una voglia di non cedere. Non è inutile come testimoniano i risultati ottenuti in passato. OGNI PROMESSA È DEBITO...
Cori, slogan, musica e interventi dei manifestanti hanno scandito il percorso della protesta che ha dato voce al malessere diffuso nelle scuole eha puntato i rifl ettori sui problemi che attanagliano la categoria professionale dei docenti. Rino Di Meglio “ Ci attaccano perché abbiamo fatto losciopero, ma qual è l’arma a nostra disposizione se non questa? La mobilitazione di oggi rappresenta soltanto il primo passo perché dobbiamointraprendere una battaglia da portare avanti fi no a quando non raggiungeremo un risultato concreto per la nostra categoria.
Ecco perché oggi ho rinunciato a una giornata di stipendio e ho deciso di privare di preziosissimo tempo formativo i miei studenti:per richiamare la vostra attenzione sui veri diritti dei nostri giovani, sull’importanza della scuola e sul ruolo degli insegnanti che nonsono segretari, ma persone preposte a trasferire rifl essione educativa e cultura
Ci sono diversi motivi per affermare che l’ampliamentodella sperimentazione, così come prevista dalPNRR e dal decreto del ministro Bianchi, costituisca ungrave errore sia nei contenuti che nel metodo.
CARTHAGO DELENDA EST (con tutte le guerre puniche) Se Cingolani avesse studiato come funziona il sistema scolastico italiano avrebbe trovato un sacco di difetti (che questo giornale regolarmente denuncia) ma non l’ha fatto per quel curioso mix di ignoranza e presunzione che caratterizza i tecnocrati che vogliono riformare la scuola italiana di cui non sanno nulla.
Che la nostra repubblica rinunci a farsi carico dei riti, depotenziandola maturità al rango di una semplice praticada disbrigare è, a mio parere, il sintomo di un depotenziamentodella cittadinanza. Non è più richiesto di diventareritualmente maturi perché non servono cittadini, servealtro... ma cosa?
La guerra e il fascismo cancellarono un’idea nuova di Scuola. Ricordiamo che con il Risorgimento e con la Resistenza in molti siincontrarono e si amarono per amore della Scuola e dell’Italia spesso pagando con la vita.
La scienza è per suo statuto lenta, rifl essiva, laboriosa, e ha sempre a che fare conl’incertezza e con l’ignoto. La scienza italiana è mediamente di altissimo livello,grazie alla formazione di base dei nostri ragazzi e credo che ci siano moltissimeesperienze didattiche di grandissimo valore sulla scienza in Italia, a cominciare dallascuola primaria. Quando i giovani ricercatori italiani vanno all’estero fanno carrierestrepitose, segno di una solidità nella preparazione.
Due opere notevoli: un ciclo su Antonio Gramsci, in diversi volumi; un libro su Emilio Lussu per far conoscere ai giovani questi duegrandi uomini universali.
Tutto inizia con l’elezione diretta dei sindaci, continua con quella dei presidenti di Regione, autonominatisi Governatori, e con laconcentrazione del potere nelle mani del vertice dell’esecutivo a livello statale. Una torsione democratica che ha contagiato anche lascuola dove la fi gura del dirigente è stata, a ragione, paragonata a quella dello sceriffo che impone l’ordine nell’ambito della sua giurisdizioneo – peggio ancora – del manager che amministra la sua azienda. A spese del collegio dei docenti, l’organo che rappresentail cuore del potere deliberante in ambito didattico.
Recensione de “Il danno scolastico”, l’ultimo saggio di Paola Mastrocola e Luca Ricolfi ,con quattro domande agli autori.
Sull’onda di un accorato sconforto post-lettura (perchédire catastrofe invece di disastro? Perché dire danno invecedi svantaggio??), ma pur sempre alla luce di un ottimismodella volontà, ecco le domande agli autori, posteper i nostri lettori.
La fotografi a delle scuole italiane rivela la scarsa cura per l’istruzione da parte della politica
Isola dai mille colori,capitale italiana della Cultura 2022
Il cinema non è solo arte ma forte strumento di conoscenza: una guida per portare in classei principali temi dell’attualità attraverso il grande schermo.
In Ungheria, la libertà accademica è stata messa sottopressione sin dal 2010, cioè esattamente nell’anno in cuiViktor Orbán è tornato al potere. Ora sembra arrivato ilturno della scuola
Protesta e confl itto devono uscire dai social, luoghi di solo sfogo, e ritornare nei luoghi ed essi deputati: le scuolecon i collegi dei docenti, le votazione per le RSU, i voti dati a chi rappresenta solo i docenti.