Tutto inizia con l’elezione diretta dei sindaci, continua con quella dei presidenti di Regione, autonominatisi Governatori, e con la
concentrazione del potere nelle mani del vertice dell’esecutivo a livello statale. Una torsione democratica che ha contagiato anche la
scuola dove la fi gura del dirigente è stata, a ragione, paragonata a quella dello sceriffo che impone l’ordine nell’ambito della sua giurisdizione
o – peggio ancora – del manager che amministra la sua azienda. A spese del collegio dei docenti, l’organo che rappresenta
il cuore del potere deliberante in ambito didattico.
10 Gennaio 2022 | di Francesco Pallante
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