Nell’ indifferenza alle tragedie nazionali e locali, si perseguono quelle politiche che mirano a modificare alla radice la scuola pubblica, l’ amministrazione pubblica e- forse- la Costituzione
I colleghi più attenti lamentano che la degenerazione del sistema scolastico e la sempre minor considerazione della professione docente siano imputabili direttamente dai processi di aziendalizzazione che hanno imposto il concetto di “autonomia scolastica, ma quanto è avvenuto riguarda una sfera molto più ampia, tutta la Pubblica amministrazione. Purtroppo, non sembrano intravvedersi all’orizzonte personaggi che riescano ad avere una visione di insieme del funzionamento della macchina pubblica e sui valori costituzionali che dovrebbero improntarla
I tre obiettivi su cui si annuncia l’intervento revisionista della destra: il presidenzialismo, le autonomie territoriali, il primato del diritto europeo sul diritto interno. Si presentano, in definitiva, come una manovra suscettibile di mettere a repentaglio gli equilibri costituzionali consegnatici dai costituenti.
Ultimo di una lunga serie di trofei è l’immobility manager, una figura di gattopardo energetico in cui, secondo la più antica consuetudine nazionale, si finge di cambiare tutto per non cambiare nulla. Il vero e necessario cambiamento sarebbe un piano per la conversione energetica degli edifici scolastici
Due documenti che, se considerati congiuntamente, realizzano una manovra a tenaglia contro gli insegnanti: da una parte gettando discredito sulla loro professionalità; dall’altra proponendo una radicale riforma dell’attività didattica, che annullerebbe di fatto la “libertà d’insegnamento
Raccolta di appunti e vignette che racconta con vena ironica la vita scolastica di 36 anni da professore, sopravvissuto alle continue riforme che hanno snaturato la scuola italiana
Si tratta di un risultato casuale o il frutto di una deliberata strategia per screditare la scuola pubblica italiana e, soprattutto, i docenti italiani? La scuola è criticata e temuta perché rimane ancora uno dei pochi luoghi del pensiero critico ed aperto; la “mission” dei docenti è di formare i cittadini di domani consapevoli e capaci di operare delle scelte
L’applicazione corretta degli articoli 84,85,86,88 del CCNL Scuola 2006/2009 e 2016/2018 attualmente in vigore, che disciplinano appunto la finalità e modalità della ridistribuzione delle somme oggetto di contrattazione integrativa, anche alla luce dell’interpretazione fornita dal CdS, impone comunque alla istituzioni scolastiche di fornire dati “idonei alle esigenze di verifica” ai fini di limitare l’eccessiva discrezionalità di alcune scelte dirigenziali
Indagine flash SWG-Gilda: “School Monitor 2022”
Il meccanismo redistributivo del PNNR del bando, di tipo competitivo, non ha calcolato la capacità amministrativa reale degli enti locali del Mezzogiorno. I diritti non si possono mettere a bando
Elettoralmente, potrebbe essere una mossa decisiva: dopo mesi di bassa popolarità, il tasso di approvazione del Presidente in carica sta risalendo
C’è uno slittamento dei contenuti testimoniato dal dogmatismo dei manuali scolastici. Si tratta di didattica prescrittiva legata ai modelli INVALSI. L’idea che in un manuale entrino a far parte l’intuizione e il dubbio sembra a molti insopportabile
La formazione del nostro futuro è sulle spalle delle donne
Marías ha intreccito domande, possibili risposte e ancora domande, mescolando verità, finzione e realtà. In definitiva ha fatto facendo letteratura. Duole sapere che ora potremo solo rileggerlo
Maigret, un film con uno strepitoso Gérard Dépardieu
Umiltà non è, scolasticamente parlando, una di quelle parole à la page: è una piccola virtù controtempo
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Quel poco che abbiamo visto oltre la soglia delle tenebre ci parla di mondi straordinari e straordinariamente delicati, e oggi dobbiamo correre a studiarli prima che vengano cancellati per sempre