Molti diritti si sono persi, forse il più importante è quello allo studio. Un diritto fondamentale perché è alla base della mobilità sociale in un Paese a capitalismo avanzato. Dare ai giovani capaci, provenienti da famiglie non abbienti, la possibilità di continuare negli studi significa dare al figlio dell’operaio, del contadino, del piccolo impiegato la possibilità di accedere alle professioni, di cambiare di status, di diventare classe dirigente. È dal “Processo di Bologna” che i programmi della scuola e dell’Università devono essere finalizzati non tanto a formare cittadini colti e professionisti competenti, quanto utensìli stumentali
28 Febbraio 2023 | di Renza Bertuzzi
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