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Numero 1 - Gennaio 2019
Numero 1 Gennaio 2019

Spiragli…

...per l’ abolizione di alcuni istituti della legge 107/2015 : la chiamata diretta e gli ambiti territoriali


26 Dicembre 2018 | di Ester Trevisan

Spiragli… Dopo le tante battaglie condotte contro la famigerata legge 107/2015, più conosciuta come “La Buona Scuola” e definita invece dalla Gilda degli Insegnanti come un’aberrazione giuridica, si comincia a intravedere uno spiraglio di luce. Il disegno di legge numero 763 promosso dalla parlamentare pentastellata Bianca Laura Granato si muove, infatti, nella direzione di abolire la chiamata diretta e gli ambiti territoriali che costituiscono i pilastri della riforma renziana. Il provvedimento incassa, dunque, il giudizio positivo della Gilda che, in occasione dell’audizione in VII Commissione del Senato, ha presentato un articolato documento in cui vengono proposti quattro emendamenti volti a migliorare gli effetti del ddl. Il primo punta a tipizzare la prassi della riarticolazione della cattedra orario esterna a domanda del docente interessato, la cui regolazione è stata consentita da alcuni uffici scolastici in sede di contrattazione regionale; il secondo e il terzo mirano a prevenire l’uso improprio del potere dei dirigenti scolastici di assegnare i docenti alle classi, ai plessi e alle sezioni staccate se ubicate in altri comuni; il quarto interviene sull’assegnazione dei docenti ai posti di potenziamento, sollecitando che avvenga in base alle istanze degli insegnanti interessati, fatto salvo il principio della continuità didattica e il criterio del maggior punteggio nella graduatoria di istituto.
“La FGU-Gilda degli Insegnanti - si legge nel documento presentato a palazzo Madama - esprime parere favorevole all’abolizione della chiamata diretta e degli ambiti territoriali, istituti inutili, dannosi, odiosi e probabilmente incostituzionali, introdotti dalla legge 107/2015. Inutili perché comportano un mero rimescolamento delle destinazioni dei docenti alle varie istituzioni scolastiche. Dannosi perché sono connotati dalla presenza di elementi a forte rischio corruttivo, così come evidenziato dall’Anac con la delibera 430/2016. Odiosi perché ledono fortemente la dignità umana e professionale dei docenti ingenerando dinamiche di assoggettamento, servilismo e demotivazione. Anticostituzionali perché pongono nel nulla il principio del merito e di imparzialità della Pubblica Amministrazione di cui all’art. 97 della Costituzione, versando nella disponibilità dei dirigenti scolastici l’utilizzo di una sorta di clausola di gradimento del tutto estranea all’ordinamento pubblicistico, nonché mettendo seriamente a rischio l’esercizio della libertà di insegnamento”. Alla luce di queste considerazioni, dunque, la FGU-Gilda valuta positivamente il ripristino della sede di titolarità dei docenti, la costituzione delle reti di scuole e il limite a due comuni contermini ai fini della formazione delle cattedre orario esterne. Promosso anche il ripristino del diritto di scelta della sede per i vincitori dei concorsi in applicazione del principio del maggiore punteggio in graduatoria.

Per leggere il testo integrale del documento illustrato durante l’audizione in VII Commissione del Senato.
 
 


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Numero 1 - Gennaio 2019
Direttore Responsabile: FRANCO ROSSO
Responsabile di Redazione: RENZA BERTUZZI
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Vicecaporedattore: Gianluigi Dotti.
Antonio Antonazzo, Piero Morpurgo, Fabrizio Reberschegg, Massimo Quintiliani.
Hanno collaborato a questo numero:
Francesca Balsano, Roberto Casati, Alberto Dainese, Giuseppe Falsone, Michela Gallina, Marco Morini, Adriano Prosperi, Adolfo Scotto di Luzio, Liliana Segre, Fabrizio Tonello, Paola Tongiorgi, Ester Trevisan.