Ecco Padova, città da primato
16 Aprile 2019 | di Massimo Quintiliani
L’interesse culturale che può spingere alla visita di questa sorprendente città è racchiuso in un detto popolare “Venezia la bella, e Padova sua sorella La città è ricca di storia e cultura, tipicità gastronomiche e...portici: ben dodici chilometri d’estensione! Padova racchiude in sé un gioiello, un’area verde storica dove si trova La Cappella degli Scrovegni di Giotto, con il più importante ciclo di affreschi del mondo che ha dato inizio alla rivoluzione della pittura moderna, completato dall’artista in soli due anni, tra il 1303 e il 1305. Accanto ai Giardini dell’Arena, con i resti conservati dell’Anfiteatro romano, ecco i Musei Civici agli Eremitani che raggruppano il Museo archeologico e il Museo d'arte medioevale e moderna. Dal 1985 i musei sono ospitati nei chiostri dell'ex convento dei frati eremitani, vantando una straordinaria collezione di pittori veneti - Tiepolo, Tintoretto, Veronese - e il famosissimo Crocefisso di Giotto. Imperdibile il Palazzo Bo, sede dell’Università di Padova: la prima donna al mondo si laureò proprio qui nel 1678 in filosofia, era la veneziana Elena Lucrezia Corner. Da ammirare il cortile, il Teatro Anatomico più antico del mondo e la cattedra in legno dove Galileo insegnò matematica e fisica dal 1592 al 1610. Nella Piazza antistante alla Basilica di Sant’Antonio da Padova è situato il monumento equestre al Gattamelata, statua in bronzo di Donatello, rivoluzionaria opera di grandi dimensioni, la prima svincolata da altri elementi architettonici. Padova non è solo ricca d'arte, ma anche di piazze incantevoli e uniche per bellezza architettonica. La socialità è la protagonista di Piazza delle Erbe e Piazza della Frutta. Dividono e dominano le due piazze, il Palazzo Comunale e la Torre degli Anziani. Nella Piazza dei Signori, ci sono la magnifica Torre dell’Orologio e, a pochi passi, il Duomo. Eccellenze d'arte sono presenti anche nel Battistero del Duomo col ciclo di affreschi di Giusto de’ Menabuoi. La piazza principale di Padova è Prato della Valle che, per i suoi 88620 m², è seconda in Europa per grandezza solo alla Piazza Rossa di Mosca. E’ formata da un’isola centrale, completamente verde, attorniata da un canale di circa 1,5 km di circonferenza, circondato da delle doppie fila di statue numerate di personaggi famosi del passato (ben sessantotto). La gastronomia padovana è cucina di orto e di corte, basata cioè sulle verdure che si possono coltivare negli orti di casa e sugli animali che si allevano in cortile: dunque la gallina padovana con tutti i suoi parenti stretti. Da assaggiare sono i bigoli (spaghetti grossi e ruvidi) e i tradizionalissimi risotti: non solo “risi e bisi“, ma anche con asparagi o con radicchio; zuppe con verze o con altri ortaggi. I secondi piatti tipici sono: bollito misto alla padovana, prosciutto di petto d’oca, i salami, la soppressa, la salsiccia luganega e il cotechino. Non mancano nei secondi anche vivande e insaccati a base di cavallo o di mulo. Dolci da provare sono la fugassa padovana (focaccia), la figassa (torta di fichi), la smegiassa (con uvetta) e la sbrisolona. C’è poi una lunga tradizione pasticciera legata a Sant’Antonio con il Pan del Santo, il Dolce del Santo, gli Amarettoni e i Merletti. Ogni pranzo si apre con un classicissimo aperitivo Spritz e si chiude con una Grappa. Per i vini non c’è che scegliere: si è nel Veneto! A questo punto, recandosi allo storico Caffè Pedrocchi, si potrebbe gustare l’omonimo caffè: un espresso servito in tazza grande con un’emulsione di panna e menta completato con una spolverata di cacao. Una vera delizia, che ricaricherà per affrontare le prossime mete!
Condividi questo articolo: