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Numero 5 - Novembre 2019
Numero 5 Novembre 2019

1939: termina, dopo 25 anni, lo sciopero più lungo della storia della scuola

In Inghilterra si lotta per una scuola libera, in Italia il ministro Bottai impone l’ideologia fascista a scuola.


29 Ottobre 2019 | di Piero Morpurgo

1939: termina, dopo 25 anni, lo sciopero più lungo della storia della scuola Nel 1939 iniziò la Seconda Guerra Mondiale e, nello stesso anno, terminò il più lungo  sciopero della storia della scuola: dal 1914 studenti, genitori, cittadini rifiutarono di mandare i figli a scuola per difendere due insegnanti accusati ingiustamente di maltrattamenti.
Dal’1 aprile 1914 -per 25 anni- il paese di Burston nel Norfolk inglese difese due docenti ingiustamente licenziati. Tom e Kitty Higdon lottavano per la libertà d’insegnamento e per la difesa dei diritti dei lavoratori (1). Kitty Schollick aveva sposato Tom Higdon nel 1896, ambedue erano cristiani e socialisti e convinti che l’istruzione dovesse formare il cittadino e non solo le abilità pratiche del lavoratore agricolo.
Già nel 1902 alla Wood Dalling County School il maestro Tom era stato multato perché non approvava che gli agricoltori sfruttassero i piccoli studenti. La coppia fu trasferita a Burston dove la direzione scolastica era affiancata dagli industriali del territorio che non sopportavano una scuola che formasse cittadini (vengono i brividi al pensiero di come il passato non insegni al presente). Il direttore, il Reverend Charles Tucker Eland, di nuova nomina anche lui, guadagnava 580 sterline l’anno quando il salario medio annuale di ciascun abitante del villaggio era di £35; il direttore sosteneva la tesi “si fa come si è sempre fatto”. A Kitty Higdon fu vietato di accendere il focolare per asciugare i vestiti dei bambini bagnati dalla pioggia, nonostante il clima intollerante la coppia continuò a chiedere migliori condizioni igieniche e culturali per la scuola. Non solo: gli Higdons cominciarono a prospettare un insegnamento fondato sulla promozione sociale e sulla costruzione di un futuro migliore. Il successo si vide nell’incremento delle iscrizioni, ma l’ostilità della dirigenza perdurava. Allora Tom Higdon decise di candidarsi al “parish council” assieme ad altri cittadini e vinse le elezioni; tuttavia il consiglio d’istituto della scuola non cambiò. Mutò invece la strategia della direzione scolastica: Kitty fu accusata da una mamma di aver percosso due bambine (allora non c’erano le telecamere, ma sembra di leggere le cronache che ci narrano dei presunti maltrattamenti operati dalle maestre).
L’ispezione non trovò alcuna prova; al massimo agli Higdons si poteva dire di essere stati scortesi con la direzione. Furono licenziati. Il nuovo insegnante trovò l’aula vuota e la scritta sulla lavagna “Siamo in sciopero”. Il silenzio della scuola fu rotto dalle grida dei bambini e dei loro genitori che, accompagnati da strumenti musicali, difendevano i loro maestri. Il corteo si diresse verso gli Higdons e lì il pescivendolo del paese dichiarò che i bambini sarebbero stati istruiti dai maestri licenziati. Ben 66 di 72 bambini scelsero di frequentare la nuova scuola. Inizialmente le lezioni si svolgevano all’aperto; ma, con l’approssimarsi dell’inverno si trovò un magazzino e fu creata la Burston Strike School. L’inaugurazione avvenne il 13 maggio 1917 con una delle protagoniste della protesta studentesca: Violet Potter, che disse “Con gioia e gratitudine dichiaro che l’apertura di questo istituto sarà per sempre una Scuola di Libertà”.
La scuola comunale denunciò numerosi genitori per evasione dell’obbligo scolastico, ma le multe furono tutte pagate dalla solidarietà cittadina. Il Labour Party raccolse fondi per finanziare la scuola degli scioperanti. Gli agrari minacciarono i genitori ventilando loro il licenziamento e lo sfratto. Nel 1920 il Reverend Eland lasciò Burston e fu sostituito da un più mite Francis Smith, ma la lotta tra le due scuole continuò. Nel 1930 la Burston Strike School aveva tra gli iscritti la metà dei bambini del paese e ne accoglieva, gratuitamente, molti altri dai villaggi vicini. Il successo della Scuola Libera fu immenso. Lo sciopero terminò con la morte di Tom Higdon e per il fatto che Kitty a 75 anni non poteva affrontare tanto impegno.
Nel 1949 la National Union of Agricultural Workers (NUAW) fece in modo che la Burston Strike School divenisse una Fondazione per l’istruzione guidata da Sol Sandy, una delle protagoniste della protesta. Il 1939 vide in Inghilterra il più grande trasferimento di massa di bambini: al fine di proteggerli dai bombardamenti nazisti, da Londra a Coventry, furono evacuati tre milioni e mezzo di piccoli studenti che trovarono l’accoglienza di cittadini che non conoscevano (2). Dopo un anno le famiglie si mossero per riavere i loro figli, ma era un legittimo desiderio molto pericoloso che vide il governo tentare di dissuadere i genitori da questi propositi. In Italia -nel 1939- fu promulgata dal ministro Bottai la Carta della Scuola (3) un miscuglio di norme che imponevano l’ideologia fascista a scuola, limitavano il diritto allo studio delle ragazze e costruivano una scuola funzionale agli interessi di agrari e industriali.
Agli Higdons non sarebbe piaciuta.
 
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1. https://libcom.org/history/burston-strike-school-1914-1939: There really can be no peace or victory for us which does not bring with it freedom for the countryside, liberty and life for the labourer and prosperity and plenty to his home and family. The labourer must henceforth take his place industrially, socially and politically with the best and foremost of the land. He must do this himself - by the force and power of his union. And he can! Schoolteacher Tom Higdon, quoted in The Labourer, January 1917.
Si veda il film The Burston Rebellion https://www.you-tube.com/watch?v=8iJ6ppbl9cQ  J. Shaun, The Village in Revolt. The Story of the Longest Strike in History, Bungay, Higdon Press, 2018.
2. https://www.iwm.org.uk/history/the-evacuated-children-of-the-second-world-war
3. http://www.biblioarti.beniculturali.it/opencms/multime-dia/BollettinoArteIt/documents/1410785833361_02_-
_Carta_della_scuola_p._217.pdf
 
 
 


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Numero 5 - Novembre 2019
Direttore Responsabile: FRANCO ROSSO
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