Il numero di settembre di questo giornale, chiuso nel mese di agosto, riportava alcune considerazioni che potevano apparire superate dai fatti che sono precipitosamente successi in quel mese. In agosto infatti è caduto il governo così d...
La Gilda degli Insegnanti ha messo in porto una serie di iniziative per portare alla luce la situazione di grande difficoltà in cui operano i docenti italiani
Altro ministro, altro decreto e ancora una volta ci ritroviamo a parlare di cattedre vuote e di emergenza precari.
Dai libri autorevoli e impegnativi ai testi stringatissimi ai limiti dello snaturamento della materia.Rimandi alla rete, attualizzazioni più o meno forzate, espedienti grafici, artifizi a scopo motivazionale. Libri che invecchiano in fretta. Per colpa nostra.
La nostra democrazia è, quanto meno, zopppicante, per questo è necessario prendere atto che la scuola italiana è malata e che le due cose sono in relazione fra loro, come del resto sappiamo da molti anni.
Il “ rappresentante sindacale” rappresenta la categoria , è una specie di proboviro e, in altri paesi e realtà lavorative, persino un membro dell’Ordine o dell’Albo, che tutela, con la dovuta severità, la deontologia della professione
Uno dei fondamenti del sindacalismo è il principio che a parità di lavoro e funzione dovrebbe spettare parità di retribuzione. Le funzioni ritenute essenziali per il buon funzionamento della scuola o addirittura previste dalla normativa vigente dovrebbero essere contrattate a livello nazionale nel CCNL con parametri omogenei sul territorio nazionale
La Storia, materia di insegnamento negli ultimi anni sempre più bistrattata dai programmi scolastici, è stata protagonista il 4 ottobre scorso a Roma del convegno nazionale “Quale futuro senza la Storia?”, promosso dalla Gilda degli Insegnanti e dall’Associazione Docenti Art.33 in occasione della Giornata Mondiale dell’Insegnante
Utile, interessante e importante: nonostante il ruolo sempre più marginale in cui si trova relegata, è così che la Storia viene considerata dai docenti e dagli studenti italiani. Questo è quanto emerge dalla recente i...
Il principio dell’autorizzazione adulta è figlio della “cultura” dei nostri malsani tempi e di una pedagogia pedestre per i quali il giovane è un minus habens considerato sotto tutela permanente
Gigi Monello, Fuffoscuola. Lessico fuori dai denti di insegnante a fine carriera. Scepsi &Mattana Editori
Se il fine sembra giusto, la proposta Fioramonti comporterebbe che gli aumenti stipendiali dei docenti dovrebbero dipendere dal gettito di un tributo di scopo. Significherebbe che, se nessuno più mangiasse merendine o bevesse bibite gassate, non ci sarebbe più la possibilità di pagare aumenti stipendiali per il personale della scuola.
Percorsi per il mondo della scuola, dell’ Università, per tutti: set di studio e apprendimento della settima arte.
Per una volta non parlo di questioni legate alla mente, ma del corpo. È vero che l'adagio recita mens sana in corpore sano, lo sappiamo tutti; ma posto che ne siamo convinti (e su che basi ne siamo convinti?) riusciamo poi ad applicar...
Un ventaglio di posizioni tra chi difende il sistema di finanziamenti alle scuole private; chi richiede di aumentare la diversità razziale dei docenti e chi vuole che i soldi pubblici restino nelle scuole pubbliche.
In Inghilterra si lotta per una scuola libera, in Italia il ministro Bottai impone l’ideologia fascista a scuola.
23 ottobre 2019: il grido di orgoglio dei docenti