In certi Paesi europei si alleggeriscono gli orari di cattedra degli ultimi anni dei docenti che possono così dedicare il rimanente tempo al tutoraggio degli insegnanti più giovani. In questo modo si trasmettono le esperienze e aumentano anche i posti nei quali assumere nuovi docenti. Questa è la proposta che noi presentiamo.
Questa ChatGPT in cucina sembra un po’ approssimativa... speriamo che rimanga tale anche quando deciderà di ribattezzare il pianeta EarthGTP e di far resuscitare i dinosauri, abolendo gli inutili e dannosi mammiferi, in particolare quelli bipedi
Dovremo esercitare il nostro spirito critico, la scuola è esattamente il posto dove si esercita questo muscolo. Dove si impara a vincere le nostre debolezze, come credere alle cose che ci danno ragione, a quelle più facili: talvolta la realtà è complessa, e diversa da quella che vorremmo, la scuola ci dona questa disciplina, che è essenziale per la libertà.
La cultura della crescita illimitata, sottolinea Ferrajoli, ha una frizione insanabile con l’idea alla base del costituzionalismo: la limitazione di qualsiasi potere. L’economia è un potere: assieme alla politica e alla cultura, uno dei tre poteri tradizionalmente considerati dal pensiero giuspubblicistico. Il costituzionalismo vuole che tutti i poteri, nessuno escluso, siano limitati: non devono, cioè, esistere poteri assoluti
La sostanziale continuità politica nelle riforme scolastiche predisposte dalle maggioranze di centrodestra e di centrosinistra da trent’anni a questa parte nel nostro Paese si basa su due pilastri, materiale e ideologico: la riduzione dell’impegno finanziario pubblico per cultura e istruzione, sprofondato ai livelli più bassi in Europa e la costruzione e divulgazione di un volto pedagogico accettabile per l’ideologia neo-liberista.
È accettabile che i genitori possano interferire sulle valutazioni dei loro figli? Naturalmente no! La scuola è un’istituzione, i docenti sono i garanti della sua funzione e per questo la loro libertà di insegnamento e di valutazione non contempla alcuna pressione . Questa libertà è sancita dalla Costituzione italiana all’articolo 33 e va difesa, con ogni mezzo legale, da ogni critica aggressiva o violenta.
Rino Di Meglio ha rilevato come gli attacchi nei confronti dei docenti derivino in gran parte dalla perdita di prestigio delle istituzioni politiche. Ciò si riverbera sulle prime linee del servizio pubblico, ossia medici, forze dell’ordine e, appunto, insegnanti. Ma il disagio è aumentato negli ultimi anni con la gerarchizzazione della scuola e la formazione del cosiddetto “cerchio magico” del dirigente, passato dalla funzione di primus inter pares a quella di padre padrone.
Tutti noi insegnanti sappiamo che è il contorno/contesto, l’ambiente scolastico, che è cambiato e sta erodendo la professione docente, facendo smarrire il vero senso dell’insegnamento. Così come sappiamo che in classe, con i propri studenti, studiando le tematiche della propria disciplina e trasmettendo quella cultura che chi ci ha preceduto ha elaborato, la professione docente sia ancora la più bella del mondo.
I contenuti didattici trasmessi da chi li possiede a chi li deve apprendere necessitano per forza di un rapporto asimmetrico, che non implica affatto l’autoritarismo, per cui quello che si presenta come slancio libertario rivela in realtà il proprio volto mirante al controllo, sia della professionalità docente sia della soggettività dello studente.
Il punto di vista dello scaffale del supermercato, o della redazione del catalogo tende ad incasellare gli oggetti in spazi fungibili e ad appiattirne la complessità. Dovremmo recuperare riflettendo su di essi, sulla loro storia, sulla loro necessità; il punto di vista dello scaffale alla fine è quello del prezzo sull’etichetta, e quanti oggetti di cui non abbiamo bisogno sono stati comprati soltanto perché sembravano un buon affare.
La motivazione principale della scelta di diventare insegnanti per il 79% è l’opportunità di influenzare lo sviluppo dei ragazzi o di contribuire alla società. Questo è un dato che dobbiamo tenere a mente. L’insegnante è tale perché vuole fare crescere i suoi studenti e le sue studentesse, motivo per cui il suo lavoro dovrebbe essere principalmente quello.
Un libro fuori dal mainstream corrente, per un certo verso audace.
Il tema del merito è diventato di scottante attualità negli USA, dove autorevoli studiosi hanno messo in discussione non il merito in quanto tale, ma l’ideologia del merito. L’ideologia del merito consiste nella giustificazione delle enormi differenze, anche economi-che, che oggi si registrano negli Usa sulla base del semplice impegno e talento individuale. .Rimane aperto il problema di una formazione scolastica che se pur democratica non può rinunciare alla qualità. Qui servono idee innovative e non nostalgiche scorciatoie.
Un’occasione per conoscere la cultura ladina, in una vacanza turistica invernale o estiva.
Una percentuale tra il 60 e il 75% degli insegnanti di queste scuole ha denunciato “un’influenza indebita sulla loro valutazione. Nelle friskola stanno aumentando i tassi di abbandono dell’università e la scuola svedese perde ormai costantemente il confronto con quelle delle vicine Norvegia e Finlandia. Queste scuole sono vere e proprie aziende spesso unicamente concentrate a massimizzare i profitti.
Nuovi modi di fare cinema, con il linguaggio strettamente cinematografico, internazionale, con un modo di girare comune avrà il suo splendido apogeo negli anni ‘50
La serie TV di Paolo Genovese sulla famiglia Florio ora in onda su Disney. La vera forza della serie è l’indagine sull’umanità dei personaggi, sull’amore negato e concesso, sul tentativo ossessivo e insistito di diventare una “Dinastia”, con tanto di araldica, di trasformarsi da leone di strada a gattopardo da salotto.
14 dicembre dibattito tra CISL, SNALS CONFSAL E GILDA UNAMS sul sistema scuola alla presenza di Carlo Cottarelli per parlare di risorse, edilizia scolastica, precariato, diritto allo studio. Rino Di Meglio: ci vuole un governo che progetti il futuro con una vera e propria agenda scuola